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Intelligenza artificiale e industria 4.0: gli ultimi aggiornamenti

28/04/2022 da Redazione, pubblicato in Digitalizzazione dell'oleodinamica

Intelligenza artificiale e industria 4.0: gli ultimi aggiornamenti

Posted by Redazione on 28/04/2022

L’intelligenza artificiale e la robotica avanzata hanno aperto nuovi orizzonti al settore industriale e non solo, introducendo innovazione sia a livello di produzione sia di processi operativi, e portando l’industria 4.0 a un livello ulteriore.

Per far sì che il settore industriale sia al passo coi tempi in uno scenario di transizione verde e digitale è necessario intraprendere azioni concrete per lo sviluppo di tecnologie innovative. In questo senso, l’IA sta diventando una tecnologia chiave per il comparto.

Si rileva che il tasso di adozione negli ambienti industriali è del 31%, lo riporta il report Industrial AI and AIoT Market 2021-2026 di IoT Analytics. La maggior parte delle applicazioni di intelligenza artificiale in ambito industriale riguardano la manutenzione predittiva, il controllo predittivo della qualità, l'uso della visione artificiale per il rilevamento dei guasti, la pianificazione e l'ottimizzazione della produzione.

Quali sono gli ultimi aggiornamenti sul tema?
In questo articolo parliamo di:

 

Industry 4.0

 

Intelligenza artificiale: una definizione

Per Intelligenza artificiale si fa riferimento a una serie di modelli, algoritmi e tecnologie che permettono di riprodurre l’interazione, il ragionamento e l’apprendimento di una mente umana. Rispetto ai software tradizionali, i sistemi di IA non si basano sulla programmazione ma su tecniche di apprendimento definite tramite gli algoritmi in grado di elaborare grandi quantità di dati dai quali derivare le proprie capacità di comprensione e ragionamento. Grazie all’intelligenza artificiale si hanno a disposizione macchine o sofisticati robot in grado di effettuare analisi più approfondite ed elaborate rispetto a quelle eseguite dagli esseri umani. Non solo, l’Artificial Intelligence è molto di più: consente di connettere fra loro persone, processi e oggetti creando un sistema integrato e intelligente (IIoT).

L’intelligenza artificiale oggi ha assunto un grado di maturità tale per cui può rappresentare un fattore chiave nella trasformazione digitale.

Sistema IIoT

Intelligenza artificiale: a che punto siamo in Italia?

Il mercato italiano dell’intelligenza artificiale nel 2021 è cresciuto del 27% rispetto all’anno precedente per un valore complessivo di 380 milioni di euro. Lo riporta la ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano. Gli investimenti effettuati in questo campo hanno riguardato per il 35% progetti di Intelligent Data Processing (algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati) seguito da Natural Language Processing (17,5%), Recommendation System e Intelligent Robotic Process Automation (15%), con il quale si fa riferimento a soluzioni con cui automatizzare alcune attività aziendali.

Dal report emerge una sostanziale differenza nell’adozione questi sistemi tra grandi e piccole medie imprese. I dati riportano un aumento nel numero di grandi aziende che nel 2021 hanno avviato almeno un progetto di intelligenza artificiale (59%), contro il 6% delle PMI.

Come afferma Alessandro Piva, Direttore dell'Osservatorio Artificial Intelligence:

"L’Artificial Intelligence è oggi fortemente maturata e ha tutto il potenziale per diventare un fattore centrale nella trasformazione digitale di imprese, PA e della società nel suo complesso. L’ultimo anno ha sancito un ulteriore sviluppo per l’ecosistema italiano e il mercato ha ripreso a crescere consistentemente, dopo che nel 2020 era stato condizionato dalla pandemia." 

Intelligenza artificiale: il Programma strategico IA 2022-2024

L’industria sta subendo una serie di trasformazioni legate alla rivoluzione digitale di questi ultimi anni. Come anticipato, le potenzialità di sviluppo sono molteplici. In questo contesto, l’Unione Europea ha riconosciuto l'IA come un'area strategica per poter attuare questa transizione digitale. Nel 2018, la Commissione europea ha presentato una Strategia europea sull'IA all’interno comunicazione "Intelligenza artificiale per l'Europa" COM(2018) 237. Un passo ulteriore è avvenuto lo scorso anno con la presentazione della proposta di Regolamento in materia di Intelligenza Artificiale, un primo quadro giuridico europeo sul tema, per disciplinare lo sviluppo e la commercializzazione di queste tecnologie. In linea con la Strategia Europea, anche l’Italia ha fatto un passo avanti in questa direzione di regolamentazione adottando il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale (IA) 2022-2024. Si tratta di una serie di politiche (24) volte ad implementare e favorire lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale in diversi settori nel prossimo triennio. Il programma, redatto congiuntamente dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e dal gruppo di lavoro sulla Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale, prevede 6 obiettivi per il consolidamento delle tecnologie di intelligenza artificiale.

  • Obiettivo 1: rafforzare la ricerca di frontiera nell'IA incentivando un approccio multidisciplinare volto.
  • Obiettivo 2: ridurre la frammentazione della ricerca sull'IA promuovendo le collaborazioni di rete.
  • Obiettivo 3: sviluppare e adottare un'IA antropocentrica e affidabile sostenendo lo sviluppo e la progettazione di tecnologie e sistemi di IA responsabili.
  • Obiettivo 4: aumentare l'innovazione basata sull'IA e lo sviluppo della tecnologia di IA promuovendo investimenti che facilitino l’adozione anche nelle PMI.
  • Obiettivo 5: sviluppare politiche e servizi basati sull’IA nel settore pubblico promuovendo l'innovazione, l'adozione di soluzioni di intelligenza artificiale e la cooperazione tra centri di ricerca, industrie ed enti pubblici.
  • Obiettivo 6: creare, trattenere ed attrarre ricercatori di IA in Italia promuovendo lo studio dell’Intelligenza artificiale in tutti i livelli di istruzione. 

 

In conclusione, l'Europa e l'Italia si stanno impegnando concretamente nello sviluppo dell'IA, ma la strada per adeguare l'industria a queste nuove opportunità tecnologiche è in salita. Date queste premesse nei prossimi anni si attendono grandi cambiamenti

 

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