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Gestione rifiuti: un’attività cruciale per le imprese

15/06/2023 da Redazione, pubblicato in Sostenibilità d'impianto

Gestione rifiuti: un’attività cruciale per le imprese

Posted by Redazione on 15/06/2023

Conciliare la produttività attuale dell'industria con la necessità di preservarne il futuro, limitando e/o evitando danni all'ambiente, è uno degli obiettivi più importanti della nostra società. 
L'adozione di un approccio che integra gli aspetti economici, sociali e ambientali nelle decisioni di business e nelle politiche pubbliche permette di tutelare il Pianeta e, al contempo, garantire un elevato livello di qualità dei servizi offerti. In questo senso, la gestione dei rifiuti è diventata un tema di fondamentale importanza per le imprese di tutto il mondo.

Tutte le imprese producono rifiuti, che possono variare da rifiuti semplici fino a scarti tossici e/o pericolosi che richiedono un trattamento e uno smaltimento speciale. Secondo i dati condivisi dal Laboratorio Ref Ricerche, si attesta che in Italia le attività economiche producono ogni anno più di 80 milioni di tonnellate di rifiuti, dato in costante crescita negli ultimi dieci anni. La produzione di rifiuti più consistente deriva dalla depurazione delle acque e dalla gestione dei rifiuti stessi. Perché è così importante implementare questa attività e renderla efficiente? Lo scopriamo in questo articolo. 

 

Nello specifico parliamo di: 

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Economia Circolare HYDAC

 

Gestione dei rifiuti: perché è importante 

La gestione dei rifiuti è diventata un tema di fondamentale importanza per le imprese di tutto il mondo. Con l'aumento della consapevolezza ambientale e delle normative più rigorose, le aziende si trovano ad affrontare la sfida di gestire in modo adeguato i rifiuti generati dalle proprie attività. La gestione dei rifiuti comprende pratiche come la raccolta, il trattamento, il riciclaggio e lo smaltimento di componenti, attrezzature, prodotti e/o altri materiali. Come azienda, è necessario garantire una raccolta e un'organizzazione accurata dei rifiuti prodotti al fine di ridurre l’impatto ambientale. Il corretto svolgimento delle attività di riciclo o smaltimento, infatti, contribuisce al miglioramento dell'inquinamento delle acque e dell'aria, preservando le risorse naturali e proteggendo la biodiversità. Un aspetto fondamentale di questa gestione è la riduzione alla fonte. Le imprese possono adottare pratiche e tecnologie volte a ridurre la quantità di rifiuti prodotti durante i processi produttivi. Questo non solo diminuisce i costi associati allo smaltimento, ma può anche generare risparmi attraverso l'efficienza operativa. 
Inoltre, un focus sulla riduzione dei rifiuti può incoraggiare l'innovazione e stimolare l'adozione di pratiche più sostenibili. L'implementazione di programmi di riciclo e compostaggio avviene nell'ottica di trasformare i rifiuti in risorse, creando così opportunità di business che promuovono l'economia circolare.

Rigenerazione olio esausto

Gestione dei rifiuti: la rigenerazione dell'olio usato

La sostenibilità è un tema cruciale per il settore industriale moderno e il comparto dell’oleodinamica gioca anch’esso un ruolo fondamentale nella diminuzione delle emissioni, a partire dalle nuove tecnologie fino alla gestione dell’olio esausto.  
L'olio esausto proveniente da macchinari e processi industriali è considerato un rifiuto pericoloso a causa della presenza di sostanze inquinanti e potenzialmente nocive. Tuttavia, grazie ai processi di rigenerazione, è possibile trasformare l'olio usato in un prodotto di valore, riducendo l'impatto ambientale e creando opportunità economiche. È quanto emerge dall’ultimo Rapporto di Sostenibilità (2022) realizzato in collaborazione tra CONOU e Deloitte Italia e revisionato da Ernst & Young, in cui si evidenzia come nel 2022 è stata evitata l’immissione di 64 mila tonnellate di CO2 e circa 7 milioni e mezzo di gigajoule di combustibili fossili grazie alla rigenerazione dell’olio usato. Si stima che nel 2022 le Imprese del Sistema CONOU abbiano raccolto circa 181mila tonnellate di oli usati (-2,6 % rispetto al 2021) e di questi il 98% abbia avuto nuova vita.

L’attività di rigenerazione riveste un ruolo fondamentale nel raggiungimento della piena circolarità dell’olio minerale in Italia e classifica il CONOU come eccellenza Europea. Per poter avviare a rigenerazione l’olio è importante attestarne gli standard di qualità. Gli Standard di Qualità dell’olio usato, infatti, sono dei parametri (in vigore dal 1996 così come stabilito dalle tabelle del DM 392/96) che stabiliscono se effettivamente il rifiuto sia destinabile a rigenerazione, a combustione, oppure, a termodistruzione. Attraverso le direttive Europee del 2008 e 2018, il Consorzio Nazionali Oli Usati ha ampliato il proprio ruolo di selezione dell'olio usato, assumendosi la responsabilità di indirizzare prioritariamente l'olio usato verso la rigenerazione, a condizione che soddisfi i requisiti di qualità previsti dalle norme e che sia compatibile con il funzionamento degli impianti. 

In conclusione, la gestione dei rifiuti e la rigenerazione degli oli rappresentano due pilastri fondamentali per promuovere un'economia circolare e sostenibile. Investire nella gestione responsabile dei rifiuti è una scelta strategica da perseguire per un futuro migliore, in cui la sostenibilità sia al centro delle attività produttive e la gestione dei rifiuti diventi un'opportunità di crescita e innovazione.

 

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