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Green Deal Industrial Plan: il piano per l’industria verde

11/08/2023 da Redazione, pubblicato in Sostenibilità d'impianto

Green Deal Industrial Plan: il piano per l’industria verde

Posted by Redazione on 11/08/2023

Nel corso degli ultimi anni, le principali economie globali (dagli Stati Uniti all'India, alla Cina al Giappone) hanno avviato massicci investimenti nelle innovazioni a impatto ambientale ridotto. Mentre ciò rappresenta indubbiamente una notizia positiva per il nostro pianeta, al contempo esercita notevole pressione sulla transizione ecologica dell'Unione Europea.
Per effettuare con successo questa transizione verde a livello europeo è necessario garantire equità sia a livello continentale che mondiale. Ciò implica la creazione di contesti più favorevoli allo sviluppo delle nostre industrie, dalle tecnologie legate all'idrogeno, dalle biotecnologie alle nanotecnologie. Proprio per questo motivo è stato lanciato il piano industriale all'interno del Green Deal.

Il Green Deal Industrial Plan mira a potenziare la competitività dell'industria europea a emissioni nette zero, accelerando, allo stesso tempo, il percorso verso la neutralità climatica. Ciò avviene attraverso la creazione di un ambiente più propizio per l'espansione delle capacità produttive dell'Unione Europea relative alle tecnologie e ai prodotti associati. Questi ultimi sono fondamentali per realizzare gli ambiziosi traguardi climatici dell'Europa.

Che cosa prevede il piano industriale del Green Deal europeo? Lo approfondiamo in questo articolo, nello specifico parliamo di: 

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Green Deal europeo per un'UE climaticamente neutrale

A novembre 2019, il Parlamento ha proclamato lo stato di emergenza climatica e ha richiesto alla Commissione europea di garantire che tutte le proposte siano in accordo con l'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura globale a meno di 1,5°C, oltre a conseguire una significativa riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
A partire da questi presupposti, la Commissione ha introdotto il Green Deal europeo, un piano strategico finalizzato a conseguire la neutralità climatica in Europa entro il 2050
Il 24 giugno 2021, il Parlamento europeo ha ratificato la legge sul clima dell'Unione Europea, conferendo un'impostazione giuridicamente vincolante all'obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questa decisione colloca l'UE in una posizione sempre più prossima al conseguimento dell'obiettivo di emissioni negative dopo il 2050, riaffermando al contempo il suo ruolo guida nella lotta globale contro il cambiamento climatico.
Tali provvedimenti sono volti a semplificare la trasposizione di questi obiettivi nella sfera legislativa, portando con sé notevoli vantaggi in termini di aria, acqua e terreni più puliti, riduzione dei costi energetici, ristrutturazione delle abitazioni, miglioramenti nei trasporti pubblici e una proliferazione di punti di ricarica per veicoli elettrici, riduzione dei rifiuti, promozione di una dieta più salutare e miglioramento della salute per le attuali e future generazioni.
La strategia europea per sollevare gli standard globali e creare opportunità non solo fornirà vantaggi tangibili alle imprese in queste aree, ma si prevede che porti anche all'aumento delle opportunità lavorative. Ad esempio, settori come le energie rinnovabili e la ricerca di soluzioni integrate per l'efficienza energetica degli edifici potrebbero assistere a una crescita significativa di posti di lavoro.

Green Deal Industrial Plan: cosa prevede

L'elemento cardine del Green Deal europeo risiede nella legislazione sul clima, che sancisce l'obbligo, in conformità con le normative dell'Unione Europea, di ridurre le emissioni provenienti dai settori dei trasporti, dell'industria e dell'agricoltura

Green Deal Industrial Plan
Per consolidare il ruolo dell'Europa come centro propulsore delle innovazioni industriali e delle tecnologie ecocompatibili, il piano industriale del Green Deal si basa su quattro pilastri portanti:

  1. Un contesto normativo prevedibile e semplificato: il fondamento iniziale del piano è centrato sull'aspetto normativo. Il suo obiettivo è la creazione di un quadro normativo semplificato, tempestivo e affidabile, garantendo un adeguato approvvigionamento di materie prime e assicurando che gli utenti possano fruire di energia rinnovabile a costi contenuti. Questo obiettivo è supportato da tre iniziative specifiche: normativa sull'industria a zero emissioni nette; normativa sulle materie prime critiche; riforma dell'assetto del mercato dell'energia elettrica
  2. Un accesso più rapido ai finanziamenti: il secondo fondamento del piano accelererà gli investimenti e il finanziamento destinati alla produzione di tecnologie ecocompatibili in Europa. Inoltre, la Commissione faciliterà l'utilizzo delle risorse finanziarie dell'Unione Europea già esistenti, tra cui REPowerEU, InvestEU e il Fondo per l'Innovazione, al fine di sostenere l'innovazione, la produzione e la diffusione delle tecnologie ecologiche. Parallelamente, sarà perseguita la creazione di un Fondo per la Sovranità Europea, a fungere da risposta strutturale a medio termine alle necessità di investimento. 
  3. Il miglioramento delle competenze: l'imponente avanzamento delle nuove tecnologie comporterà un considerevole incremento delle competenze e dei professionisti qualificati all'interno del settore. Con l'obiettivo di coltivare le abilità necessarie per guidare la transizione ecologica, la Commissione pianificherà l'istituzione di accademie industriali a zero emissioni nette, destinate a favorire l'implementazione di programmi finalizzati all'arricchimento delle competenze e alla riconversione professionale nelle industrie di rilevanza strategica.
  4. Commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti: il quarto elemento portante si concentra sulla collaborazione globale e sul contributo del commercio al progresso verso una transizione ecologica, rispettando i principi di equità concorrenziale e di scambi aperti, basati sugli impegni presi con i partner dell'Unione Europea e sulle attività dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. A tale scopo, la Commissione proseguirà nell'espansione della rete di accordi di libero scambio dell'UE e in altre forme di cooperazione con i partner, al fine di agevolare la transizione verso l'ecocompatibilità e tutelare il mercato unico da pratiche commerciali scorrette.

Sebbene il Green Deal Industrial Plan prometta una rivoluzione ecologica nell'industria europea, ci sono sfide da affrontare. La transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio richiede investimenti significativi, sia finanziari che in termini di ricerca e innovazione. Inoltre, alcune industrie tradizionali potrebbero incontrare difficoltà nell'adottare nuove tecnologie e cambiare i propri processi.

Tuttavia, questa trasformazione offre anche opportunità considerevoli. La spinta verso l'innovazione potrebbe portare a nuove scoperte scientifiche e tecnologiche, creando nuovi mercati e posti di lavoro. Inoltre, l'Europa potrebbe diventare un leader mondiale nell'ambito dell'industria verde, guadagnando prestigio internazionale e sfruttando il vantaggio competitivo derivante da un'economia più sostenibile.

In conclusione, questo piano ambizioso promette di creare un futuro in cui l'industria e l'ambiente possano coesistere in armonia. Tuttavia, il successo di questa trasformazione dipenderà dall'impegno delle istituzioni, dell'industria e della società nel suo complesso.

 

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