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Vincere la sfida del cost saving: alcuni spunti


Vincere la sfida del cost saving: alcuni spunti
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Vincere la sfida del cost saving: alcuni spunti

Posted by Redazione on 29/05/2025

Fare cost saving, cioè ottimizzare i costi di esercizio senza rinunciare alle prestazioni e alla sicurezza degli impianti industriali, rappresenta una leva competitiva fondamentale nel mercato di oggi. La pressione sui margini e sui costi di gestione impone un ripensamento delle modalità di intervento sugli impianti: oggi più che mai, l’obiettivo non è solo “far funzionare” le macchine, ma farle funzionare al meglio, riducendo fermi non programmati, sprechi energetici e interventi di emergenza onerosi. Di seguito trattiamo alcune linee guida generali per chi è interessato a trasformare la manutenzione e il revamping - retrofitting degli impianti in leve concrete di risparmio.

Buona lettura!

 

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In questo articolo parliamo di:

 

Manutenzione predittiva anziché reattiva

Affidarsi esclusivamente alla manutenzione “a guasto” significa subire arresti improvvisi e costi di riparazione sproporzionati. Quali strategie alternative si possono mettere in atto?

  • Condition monitoring continuo: integrare sensori per pressione, temperatura, vibrazione e particellato nel circuito idraulico o meccanico, per monitorare in tempo reale lo stato dei componenti.
  • Analisi dati e algoritmi predittivi: raccogliere i dati di funzionamento in piattaforme dedicate e applicare modelli che segnalino deviazioni prima che diventino criticità.
  • Pianificazione proattiva degli interventi: programmare sostituzioni o ripristini basandosi su indicatori obiettivi (trend di degrado), ottimizzando ricambi e risorse umane. 

Risparmio tipico*: riduzione fino al 25% dei fermi macchina non programmati e ottimizzazione del budget manutentivo.


 

Revamping e retrofit dei componenti chiave

Spesso gli impianti più vecchi pagano pegno in termini di efficienza energetica e affidabilità. Con un programma di revamping ben strutturato, ad esempio, è possibile:

  • sostituire i motori a combustione interna con azionamenti idraulici o elettrici ad alta efficienza, abbinati a inverter e sistemi di controllo avanzato. Questo riduce drasticamente le perdite meccaniche e migliora il rendimento energetico complessivo;
  • integrare sistemi di controllo elettronico (PLC, inverter, interfacce) per ottimizzare la logica di processo, eliminando cicli di lavoro inefficaci;
  • aggiornare scambiatori e sistemi di filtrazione con geometrie interne migliorate, minimizzando salti di pressione e dispersioni termiche.

Risparmio tipico*: taglio dei consumi elettrici fino al 20–25% e prolungamento della vita utile dei componenti di oltre il 50%.

cost saving impianto

 

Ottimizzazione del ciclo termico e dell’efficienza energetica

Gli impianti idraulici e meccanici spesso sprecano energia nella gestione del calore e nella ventilazione. Come si può procedere per migliorare l’output e risparmiare?

  • Prevedere sistemi di regolazione automatica del flusso di raffreddamento in funzione del carico termico, evitando raffreddamenti eccessivi;
  • agire per il recupero di calore dai sistemi a olio o da fluidi caldi per preriscaldare altri circuiti o ambienti, trasformando una perdita in un risparmio;
  • inserire la ventilazione a portata variabile con motori a magneti permanenti, per adeguare i consumi alle reali necessità.

Risparmio tipico*: fino al 15–20 % di riduzione dei consumi legati al raffreddamento.

cost saving energy efficiency

 

Life Cycle Cost Management (LCCM) integrato

Un approccio LCCM non si limita al costo di acquisto di un prodotto, ma considera tutti i fattori lungo l’intero ciclo di vita. Come abbiamo approfondito anche all’articolo “Life Cycle Assessment: cos'è e come funziona", è necessario predisporre un assessment per valutare gli impatti ambientali associati alla produzione, all'uso e alla gestione dei sistemi lungo tutto il loro ciclo di vita.

Si tratta quindi di un approccio oggettivo, che permette la valutazione e la quantificazione dei carichi energetici, ambientali e degli impatti potenziali associati a un prodotto, processo o attività lungo l'intero ciclo di vita, dalla fase di acquisizione delle materie prime fino al termine della vita utile.

Risparmio tipico*: fino al 10–15 % di riduzione del TCO (Total Cost of Ownership) lungo la vita dell’impianto.

 

In conclusione, il vero “cost saving” nasce da una visione sistemica: combinare monitoraggio continuo, interventi di retrofit mirati e una gestione lungimirante del ciclo vita degli asset. Per i responsabili di impianto, significa passare da una logica reattiva a una cultura della manutenzione e dell’ottimizzazione permanente, capace di coniugare affidabilità, efficienza e sostenibilità economica. In questo modo i risparmi ottenuti non saranno un’eccezione, ma la norma.

* I valori di “risparmio tipico” sono da considerarsi range di massima, ricavati da ricerche di mercato e case study di fornitori e consulenti industriali. A seconda delle condizioni specifiche dell’impianto (anzianità, carichi, livelli di contaminazione, ecc.), i risparmi reali possono variare.

 

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