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Economia circolare VS Economia lineare: le differenze

11/06/2024 da Redazione, pubblicato in Sostenibilità d'impianto

Economia circolare VS Economia lineare: le differenze

Posted by Redazione on 11/06/2024

L'economia circolare rappresenta un passo avanti rispetto al tradizionale modello lineare "prendi-produci-smaltisci", riconosciuto come non sostenibile nel lungo termine. Per affrontare questa sfida, il sistema nazionale sta attuando una serie di strategie per abbracciare l'economia circolare, che mirano a una maggiore sostenibilità ambientale. Ciò si realizza prolungando la durata utile dei prodotti (come nel caso del fluido idraulico) e riciclando i materiali di scarto per reintegrarli nel ciclo produttivo.

In questo articolo parliamo di:

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Economia circolare e lineare: le linee guida

L'introduzione del concetto di circolarità delle risorse è importante perché l'utilizzo delle materie prime in un’ottica di economia lineare è inefficiente e dispendioso. L'adozione di un approccio circolare offre sicuramente una parte della soluzione che, seppur non definitiva, rappresenta il principio di una maggior sostenibilità delle imprese.

I sistemi di economia circolare e lineare, infatti, differiscono l'uno dall'altro nel modo in cui il valore viene creato o mantenuto. Come si diceva poco sopra, l’economia lineare segue tradizionalmente il percorso “prendi-produci-smaltisci”. Ciò significa che le materie prime vengono estratte o raccolte e quindi trasformate in prodotti che vengono utilizzati fino a quando non vengono buttati come rifiuti. In questo sistema economico, il valore viene creato producendo e vendendo quanti più prodotti possibile.

L’economia circolare, al contrario, si basa sul principio delle 5 “R”: ridurre, riutilizzare, rinnovare, riparare e riciclare. Con l’economia circolare il mondo industriale può cogliere l’opportunità di creare prodotti concorrenziali e di lunga durataL'adozione di modelli circolari di produzione e consumo emerge come una necessità urgente, non solo per preservare l'ambiente, ma anche per favorire la crescita economica e la competitività delle imprese in un contesto di ripresa economica.

In questo modello, massimizzare l'efficienza energetica e l'utilizzo ottimale delle risorse diventano obiettivi che guidano tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione fino alla gestione dei rifiuti. Si punta a minimizzare l'impiego di materie prime e a massimizzare il riutilizzo di prodotti o componenti, garantendo un riciclo di alta qualità. L'adozione di modelli di produzione e consumo circolari sono un passo fondamentale per coniugare sviluppo economico, sostenibilità e competitività.

 

 

Economia circolare: quali sono i benefici?

L'interesse per l'economia circolare sta crescendo tra imprenditori, produttori e leader governativi, principalmente a causa delle molteplici opportunità che offre questo approccio. Queste includono:

  • crescita economica;
  • produzione cost-saving;
  • maggior innovazione.

La transizione verso un modello circolare porta con sé vantaggi significativi non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche di riduzione dei costi e di soddisfazione delle esigenze dei clienti. Riducendo il consumo di materie prime, ottimizzando l'uso dei prodotti e promuovendo la rigenerazione dei materiali, le organizzazioni possono contribuire in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi climatici globali.

Economia circolare: le risorse del PNRR

Con il Decreto Ministeriale numero 7 del 10 gennaio 2024, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha definito le sue priorità politiche per il 2024 e il triennio successivo. Tra queste, l'economia circolare assume un ruolo di primo piano per la crescita economica e la tutela dell'ambiente

All'interno dell'Atto di indirizzo sulle priorità politiche per il triennio 2024-2026 vengono presentati i piani per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, in linea con gli accordi europei e internazionali. Tenendo conto del quadro politico attuale, la terza priorità del MASE riguarda proprio l'economia circolare e la prevenzione dell’inquinamento atmosferico. Ecco i principali punti del piano operativo:

  • Gestione dei rifiuti - attuazione del Programma Nazionale Gestione dei Rifiuti (PNGR), il quale prevede azioni focalizzate come il recupero delle materie prime seconde, il supporto finanziario ai comuni per migliorare la raccolta differenziata, l'incoraggiamento al riutilizzo e al riciclo e la riduzione dei divari territoriali. 
  • Economia circolare - creazione di una Strategia Nazionale per la plastica per prevenire la dispersione, promuovere la raccolta differenziata e raggiungere gli obiettivi di riciclo europei. Sarà favorito lo sviluppo tecnologico del riciclo meccanico e chimico delle plastiche, con un'attenzione particolare alla filiera delle bioplastiche. In parallelo, verrà promosso l'uso dello schema nazionale Made Green in Italy per ridurre l'impronta ambientale dei prodotti, mentre gli strumenti di supporto per lo sviluppo di filiere circolari saranno potenziati per incoraggiare la valutazione e il miglioramento delle prestazioni sostenibili.
  • Tutela dell'ambiente - attuazione del Programma Nazionale Controllo Inquinamento Atmosferico (PNCIA) per ridurre le emissioni inquinanti entro il 2030. Questo includerà azioni per migliorare la qualità dell'aria, nonché il contenimento dell'inquinamento acustico ed elettromagnetico. La strategia promuove anche la riqualificazione delle aree urbane, la tutela dei parchi nazionali e la rigenerazione degli habitat naturali. L'Italia si impegna anche a sostenere lo sviluppo di tecnologie a basse emissioni di CO2, come ad esempio, attraverso il progetto "Hydrogen Valleys".

economia circolare vs economia lineare

Un esempio di modello circolare

Un esempio di modello circolare è rappresentato dal fluido idraulico all’interno dei macchinari industriali. Questo, se accuratamente trattato, contribuisce ad allungare la vita utile della macchina o dell'impianto e può essere riciclato fino al 98%, mettendo in pratica l'obiettivo di ridurre, riutilizzare e riciclare previsto dalla circular economy. 

Per un approfondimento su questo tema, si veda l’articolo “Efficienza e sostenibilità d’impianto attraverso il circuito oleodinamico” per capire come sia possibile efficientare un impianto oleodinamico. 

Economia circolare: dove si andrà?

Secondo quanto emerge dal Cicularity Gap Report 2024, l'economia circolare è sulla bocca di tutti, con un crescente interesse e consapevolezza dimostrati dall'esplosione di discussioni, dibattiti e articoli sull'argomento negli ultimi cinque anni. Tuttavia, nonostante questo clamore, la circolarità globale è in costante declino. La percentuale di materiali secondari utilizzati dall'economia mondiale è scesa dal 9,1% nel 2018 al 7,2% nel 2023, registrando un calo del 21% in cinque anni. Nel frattempo, il consumo di materiali è aumentato del 28%. Negli ultimi anni è stato raggiunto un livello record, con oltre 500 gigatonnellate consumate, quasi quanto l'intero XX secolo.

Se da un lato il consumo di materiale ha contribuito al miglioramento degli standard di vita nel secolo scorso, dall'altro, oggi, nei paesi ad alto reddito, il suo continuo aumento non garantisce più un miglioramento del benessere umano. Al contrario, il modello lineare basato su "prendi-produci-smaltisci" sta creando enormi disuguaglianze sociali e pressioni insostenibili sugli ecosistemi.

Questi dati evidenziano una preoccupante discrepanza tra il discorso e l'azione. Le parole sull'economia circolare non si stanno traducendo in risultati concreti e misurabili. Senza un cambio di rotta urgente e deciso, si rischia di mancare gli obiettivi cruciali di riduzione delle emissioni e di aumento dell'utilizzo di materiali secondari, mettendo a repentaglio il benessere umano e planetario. Governi e industrie devono abbandonare i modelli di sviluppo obsoleti, sbloccare capitali, implementare politiche coraggiose e colmare il divario di competenze circolari, in modo da innescare un vero e proprio cambiamento.

 

In conclusione, il concetto di economia circolare rappresenta l’evoluzione sostenibile dell’attuale economia lineare. Il modello circolare mira a produrre più valore ottimizzando la vita utile dei prodotti e riciclando le materie prime per dare loro nuova vita. L’Italia ha messo a punto azioni concrete nell’ottica dell’economia circolare, ma i mesi futuri saranno cruciali per constatare l’effettivo recepimento e attuazione della transizione.

 

Clicca l’immagine qui sotto e scarica le FAQ più popolari in riferimento alla circular economy per le imprese!

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