L’attenzione verso le fonti rinnovabili legate all’acqua è in costante crescita, e di questo se ne parlerà in maniera approfondita ad AQUAWATT 2025, la mostra-convegno europea dedicata alla gestione dell’acqua a fini energetici, che tornerà a Piacenza Expo dal 29 al 30 ottobre.
L’evento riunirà operatori, aziende e istituzioni per discutere di repowering degli impianti, tecnologie di controllo e automazione, stazioni di pompaggio e delle nuove sfide dell’idroelettrico sostenibile.
Per arrivare preparati al convegno, desideriamo fare un approfondimento sulle centrali idroelettriche ad acqua fluente, che si distinguono come una soluzione efficiente e sostenibile per la produzione di energia rinnovabile, tema centrale del prossimo convegno europeo.
A differenza delle grandi dighe con bacini di accumulo, queste centrali sfruttano il flusso naturale dei corsi d’acqua per generare energia elettrica pulita e costante, minimizzando l’impatto ambientale. È un approccio “fluido” e armonico, che integra idraulica, automazione e tecnologie di controllo per ottenere una produzione rinnovabile stabile, in sintonia con l’ambiente.
Vediamo meglio come funzionano le centrali ad acqua fluente.
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In questo articolo:
Il principio di funzionamento delle centrali idroelettriche ad acqua fluente è tanto semplice quanto efficace. L’impianto sfrutta la portata e il dislivello naturale di un fiume o torrente per mettere in movimento una turbina collegata a un generatore elettrico. In questo modo, l’energia cinetica dell’acqua si trasforma in energia meccanica e poi in energia elettrica, senza necessità di grandi opere di sbarramento.
Il sistema si compone di elementi fondamentali:
Al centro del processo c’è la sala macchine, dove turbine e generatori lavorano in sinergia per convertire l’energia idraulica in elettricità.
Una volta attraversata la turbina, l’acqua viene restituita al fiume, rispettando il deflusso minimo vitale e preservando l’ecosistema. Il dimensionamento dell’impianto rappresenta una fase cruciale: la scelta della portata nominale e delle altezze d’asta deve bilanciare rendimento energetico. Un impianto ben calibrato garantisce prestazioni elevate e una lunga durata operativa, in linea con quello che rappresenta il green deal europeo.

Le turbine Kaplan sono le più diffuse in questo tipo di centrali, grazie alla loro capacità di adattarsi a basse cadute e grandi portate. Le turbine Francis si utilizzano per salti medi, mentre le Pelton trovano impiego nei casi di maggiore dislivello. Ogni configurazione è progettata per massimizzare la resa e ridurre le perdite energetiche.
Le centrali idroelettriche ad acqua fluente di nuova generazione sono dotate di sistemi di automazione e controllo avanzato che permettono di monitorare in tempo reale parametri come la portata, la velocità di rotazione delle turbine e la potenza prodotta. L’automazione consente di ottimizzare il rendimento, ridurre i costi di gestione e mantenere la continuità operativa anche in condizioni idrologiche variabili.
Dal punto di vista ambientale, queste centrali sono progettate per minimizzare l’impatto sugli ecosistemi fluviali, garantendo la conservazione della biodiversità attraverso opere come le scale di risalita per i pesci e il rispetto del deflusso minimo vitale.
L’assenza di grandi bacini elimina il rischio di inondazioni e riduce le alterazioni morfologiche del territorio. L’acqua, non essendo consumata ma semplicemente utilizzata e restituita, mantiene il suo ruolo naturale nel ciclo idrologico.
I vantaggi delle centrali idroelettriche ad acqua fluente sono molteplici. Producono energia rinnovabile senza combustione, evitando emissioni di gas serra e contribuendo così alla decarbonizzazione del sistema energetico. I costi di esercizio sono contenuti e la vita utile dell’impianto può superare i quarant’anni, rendendo questo modello economicamente sostenibile nel lungo periodo.
Un ulteriore punto di forza è la stabilità della produzione energetica, che risulta costante e prevedibile, caratteristica preziosa in un mix sempre più dominato da fonti intermittenti come solare ed eolico.
Come in ogni ambito, emergono sempre alcune sfide principali. Ad esempio la variabilità stagionale della portata d’acqua, che può limitare la capacità produttiva nei periodi di magra. La gestione ottimale richiede quindi una progettazione idraulica di precisione e un’integrazione efficiente con la rete elettrica. Tuttavia, le moderne tecnologie di power electronics e i sistemi di monitoraggio predittivo permettono di ottimizzare la produzione e l’immissione in rete, migliorando l’efficienza complessiva e riducendo i tempi di fermo.

AQUAWATT 2025 si prepara nuovamente a diventare il punto di riferimento europeo per l’intero comparto idroelettrico.
La mostra-convegno dedicata all’energia prodotta dall’acqua, in programma dal 29 al 30 ottobre 2025 presso Piacenza Expo, riunisce esperti, aziende e istituzioni per approfondire le tecnologie, le sfide e le prospettive del settore hydropower.
Dopo il successo della prima edizione, AQUAWATT ritorna come evento centrale per la gestione sostenibile dell’acqua a scopi energetici, offrendo un’occasione unica di confronto su temi fondamentali come la sicurezza energetica, la competitività industriale e la concezione dell’acqua come bene collettivo.
Il programma, arricchito da convegni, workshop e tavoli tecnici di alto livello, esplorerà argomenti di grande attualità: dal repowering degli impianti idroelettrici esistenti alle stazioni di pompaggio, fino alle più recenti tecnologie di controllo e automazione.
Organizzato da Piacenza Expo, con il patrocinio di enti e associazioni di rilievo come ETIP Hydropower, ENEA, RSE, ITCOLD, ANBI, e AIPND, AQUAWATT sarà un hub di conoscenza e innovazione, dove si intenderà l’acqua non solo come risorsa, ma come protagonista di un nuovo modello energetico sostenibile.

In conclusione, le centrali idroelettriche ad acqua fluente rappresentano una delle risposte più sostenibili alle esigenze della transizione energetica. Offrono energia pulita, affidabile e a basso impatto ambientale; sono un vero e proprio un modello virtuoso di equilibrio fra innovazione tecnologica e tutela ambientale.
Nel fluire dell’acqua, scorre il futuro dell’energia rinnovabile, e crediamo fermamente che questo debba essere strettamente connesso con l’ambiente che lo genera.
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