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Energia eolica: la situazione attuale in Italia


Energia eolica: la situazione attuale in Italia

Posted by Redazione on 06/07/2021

L'energia eolica è una delle fonti energetiche rinnovabili fondamentale nel passaggio alla transizione ecologica. Infatti in Europa, dal punto di vista economico, l'eolico riveste un ruolo di primo piano: contribuisce per 37 miliardi di euro al PIL dell'Unione Europa, generando più di 300.000 posti di lavoro. L'industria eolica  non si è fermata anche nei mesi difficili dovuti alla pandemia: il settore ha continuato a crescere, con volumi di investimenti per l'avvio di nuovi impianti eolici che hanno raggiunto i 14 miliardi di euro.

In questo articolo esploreremo la situazione del parco eolico italiano, cercheremo di definire la capacità produttiva dell'energia eolica, le prospettive di crescita e riportiamo il Manifesto per lo sviluppo dell'eolico.

 

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Transizione energerica

 

In questo articolo parliamo di: 

Energia eolica in Italia: la situazione

Partiamo dall'inizio: l'energia eolica è una fonte rinnovabile che utilizza il vento per produrre elettricità sfruttando l'energia cinetica creata dall'aria in movimento. Questa viene trasformata in energia elettrica mediante turbine eoliche o sistemi di conversione dell'energia eolica. La produzione di energia eolica in Italia è consistente, in Europa 10.758 MW di impianti installati on shore nel 2019, il nostro paese è al quinto posto in Europa per la produzione dell'eolico. La produzione eolica italiana, rappresenta il 9% della produzione elettrica nazionale; circa il 90% degli impianti eolici, è concentrato nel Sud e nelle isole, a causa della maggiore disponibilità in queste regioni di siti adeguatamente ventosi. 

Questa tendenza è confermata anche dallo studio "Il potenziale eolico italiano" a cura di Anev - Associazione nazionale energia del vento, secondo cui anche nel prossimo futuro le coste italiane hanno un importante potenziale in termini di possibile produzione di energia eolica. Infatti, le coste comprese tra l'Abruzzo e la Puglia rappresentano una bacino cospicuo di coste cantierabili con una produzione dell'eolico stimabile intorno ai 550-650 MW. Inoltre, altri 300 MW potrebbero essere ripartiti tra alcune zone costiere della Sardegna e della Sicilia.

Energia Eolica in ItaliaEnergia Eolica: la potenza installata sul territorio nazionale (fonte: Anev)

 

 

Le prospettive attese per il futuro dell'energia eolica 

L'ampliamento del parco eolico italiano è nelle prospettive delineate dal PNRR alla Missione 2, quali sono i benefici derivanti dall'ampliamento del parco eolico nei prossimi anni?

Prima di tutto, si amplierebbe la produzione di energia elettrica pulita, cioè quella prodotta senza alcuna emanazione di emissioni nocive per la salute e per l’ambiente. In secondo luogo si avrebbero numerosi benefici in termini economici locali, nazionali ed internazionali, associati per l'appunto allo sviluppo della manodopera locale, creazione di posti di lavoro sia dal lato del produttore/ investitore sia indirettamente tramite i fornitori, all'ampliamento di una industria nazionale in linea con quanto espresso nel Green Deal Europeo. 

Il futuro dell'eolico italiano nelle parole del presidente ANEV Simone Togni:

«L'eolico è un settore capace di affrontare la crisi dovuta alla pandemia e in grado di raggiungere gli obiettivi del Green Deal Europeo legati all’energia e all’ambiente, come la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2030, e la decarbonizzazione della produzione di energia prevista per il 2050 Ma affinché ciò sia possibile è necessario un ripensamento generale delle procedure sino ad oggi adottate. Il Manifesto va in questa direzione: identificare quali sono le priorità d’azione e mettere a sistema un modello di collaborazione tra l’Associazione, le Istituzioni e le aziende del settore per un corretto sviluppo dell’eolico in Italia, in linea sia con gli obiettivi del PNIEC sia con quanto previsto dall’Ue».

 

Il Manifesto per lo sviluppo dell'eolico 

Secondo l'Anev l'eolico può essere il buon vento della ripresa a partire da una serie di revisioni strutturali che ostacolano lo sviluppo del settore prima fra tutte la questione relativa alla semplificazione amministrativa.

Manifesto per lo sviluppo dell'eolicoNel recente "Manifesto per lo sviluppo dell'eolico" redatto da Anev vengono espressi i 7 punti programmatici affinché l'eolico diventa un attore fondamentale per la riconversione dell'economia in chiave green.

A seguire riportiamo, in breve, le linee guida del Manifesto.

  1. Procedure di autorizzazione: si ritiene necessario rinnovarle e semplificarle, accorciando i tempi di realizzazione. Ad oggi esistono  circa 2.500 MW di progetti eolici autorizzati, ma non ancora realizzati che senza semplificazione non potranno vedere la luce. Le tecnologie indicate in questi progetti rischiano di essere oramai obsolete e non in linea con le attuali. 
  2. Tavolo di confronto con le Istituzioni: per l’individuazione delle attività soggette ad autorizzazione, attraverso l’utilizzo di uno sportello unico al fine di indirizzare i processi autorizzativi dei progetti eolici sia da green field che di repowering con tempi sicuri. 
  3. Revisione delle Linee guida nazionali per l’eolico: da aggiornare  con l’evoluzione normativa, tecnica e giurisprudenziale. 
  4. Istituzione di una Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri: consentirebbe di coordinare il Governo Centrale, le Regioni e gli enti locali, con il fine unico di raggiungere gli obiettivi nazionali di sviluppo delle fonti rinnovabili, adottando soluzioni opportune, tempistiche autorizzative brevi ed efficaci.
  5. Meccanismi di sostegno e supporto per raggiungere l'obiettivo de PNIEC di incrementare di 10 GW la capacità eolica entro il 2030:  è importante soluzioni che permettano alle imprese del settore eolico di compiere investimenti allungando il periodo di validità delle Aste e dei Registri. 
  6. Istituzione di strumenti per lo sviluppo dei Power Purchase Agreement (PPA): garantirebbe al produttore di energia un’adeguata retribuzione e al consumatore una convenienza economica. 
  7. Istituzione di strumenti come l’istituzione di un Fondo rotativo di garanzia pubblica: con una stima di contributi di 150 milioni di euro da distribuire fino al 2030 e la creazione di un sistema di detrazioni fiscali per i consumatori sugli acquisti di lungo termine di energia da fonti rinnovabili.
 

Sino ad oggi il parco eolico italiano è stato prettamente declinato attraverso soluzioni onshore; ma tra le prospettive di sviluppo, i nuovi impianti saranno sempre più connessi all'eolico offshore. Parliamo cioè impianti dotati di pale, turbine e generatori collocati al largo delle coste per meglio utilizzare la forte esposizione alle correnti d’aria e con l’obiettivo di sfruttare ancor di più la possibilità di creare energia eolica più rinnovabile e più pulita.

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