I sistemi idraulici di impianti e macchinari funzionano grazie all’impiego di specifici fluidi che circolano tra i vari componenti (pompe, attuatori, valvole ecc.) trasmettendo e controllando energia. Il corretto impiego del fluido idraulico consente di lubrificare, trasferire calore e non alterare i materiali di cui sono composti i componenti stessi. Le mutate condizioni operative, in virtù delle nuove esigenze ambientali a cui devono far fronte gli impianti industriali, hanno determinato l’impiego di fluidi non più a base di petrolio. Poiché non esiste un fluido idraulico universale, la sua selezione per un determinato impianto è frutto di un sapiente compromesso.
È il caso dell’acqua glicolata: una mescola di acqua e glicole utilizzata in macchinari complessi per svariati settori, compresa l’industria siderurgica. Se da un lato si tratta di un fluido non infiammabile rispetto all'olio, d'altro canto il suo impiego richiede particolari accorgimenti progettuali. Sarà quindi necessario valutarne preventivamente la compatibilità con le vernici, con le temperature di esercizio (devono essere più contenute), con il livello massimo di pressione (minore rispetto all’olio), con i metalli e con le pompe.
In questo articolo approfondiamo l’impiego dell’acqua e glicole nel comparto siderurgico per un corretto funzionamento anche in un’ottica di efficienza energetica.
Nello specifico parliamo di:
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Gli stabilimenti di produzione dell’acciaio sono luoghi caratterizzati da apparecchi di lavorazione ad elevate temperature. In questi contesti, bisogna prestare particolare attenzione in quanto, una dispersione di fluidi, proveniente dai macchinari adibiti alla movimentazione, può provocare episodi di incendio. Per prevenire il rischio di infiammabilità, andando a lavorare su aspetti che riguardano l’impiantistica idraulica, si può puntare su fluidi che resistono alle fiamme denominati HFC o fluidi acqua-glicole. L’acqua, si sa, è per natura non infiammabile ma per mantenerne la viscosità necessaria al funzionamento dell’impianto deve essere mescolata con il glicole. Nell'ambito dei fluidi idraulici, la viscosità è un parametro molto importante: è lo spessore che il fluido riesce a generare e che resiste alla pressione e previene l’usura delle parti metalliche dei componenti quando in movimento. Il glicole detiene questa particolare proprietà. Si tratta infatti di una sostanza liquida altamente viscosa con delle caratteristiche tali per cui può essere impiegata fino a pressioni mediamente elevate.
L’acqua miscelata con il glicole diventa un mezzo fluido adatto in tutte quelle applicazioni dell’industria siderurgica dove è altamente necessario scongiurare un rischio di incendio, inoltre è un fluido abbastanza stabile anche se sottoposto a shock termici. Il vantaggio della non infiammabilità è reale fuorché venga mantenuto nelle giuste condizioni. Diventa quindi fondamentale il controllo delle condizioni d’esercizio. Per prevenire danni irreparabili bisogna pertanto mantenere un corretto bilanciamento della mescola.
L’acqua glicolata è formata da una mescola di circa 50% acqua e 50% glicole, ma la percentuale può variare in favore dell’acqua al 55%. Per prevenire il fermo impianto è fondamentale il controllo delle condizioni di esercizio di questo fluido, che viene fatto attraverso analisi chimiche per valutarne il corretto mix.
Non solo, il controllo delle temperature è essenziale. Nel caso dell’acqua-glicole, la dispersione in calore significa che il fluido stesso è soggetto a un salto termico e, se si è in grado di individuarlo o prevederlo, allora, l’importante è misurarlo, capire quando succede e perché. Solo trovando la causa è possibile attenuarne l’effetto, perché il fluido soffre e di conseguenza anche l’impianto stesso. Per un corretto funzionamento dell’impianto, inoltre, bisogna tenere in considerazione ulteriori parametri, comuni anche nel monitoraggio di altri fluidi idraulici (come oli o fluidi sintetici). Primo tra tutti la qualità della filtrazione: poiché il fluido impiegato deve essere efficace, è importante rimuovere il più possibile la contaminazione per evitare di danneggiare il macchinario.
Il corretto impiego e monitoraggio dell’acqua glicolata permette non solo di evitare il fermo impianto ma contribuisce anche in un’ottica di efficienza energetica. L’acqua-glicole offre per le sue caratteristiche proprie un vantaggio energetico, essendo un fluido con eccellenti proprietà di trasferimento del calore, viene utilizzato nei sistemi di raffreddamento perché ha una qualità migliore. Resiste infatti a temperature elevate e molto basse senza ghiacciare. Impiegato poi nell’industria siderurgica e nei sistemi oleodinamici. Avendo questi apparecchiature che disperdono calore, in quella parte di circuitazione sarebbero più efficienti per una questione di situazione termica: permetterebbero infatti un consumo energetico inferiore.
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In collaborazione con Digital Dictionary
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