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L'industria italiana del riciclo: un pilastro dell'economia circolare 

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Riciclo dell'alluminio: un esempio di economia circolare


Riciclo dell'alluminio: un esempio di economia circolare

Posted by Redazione on 21/10/2022

La riduzione del consumo di risorse e di emissioni risulta oggi l’obiettivo primario in qualsiasi settore in un’ottica di sostenibilità ambientale. In questo senso il riciclo virtuoso dell’alluminio costituisce uno dei massimi esempi di come si possono combinare insieme economia circolare e decarbonizzazione, punti strategici della transizione ecologica ed energetica sostenuta dall’Unione Europea.

Conosciuto nell'Ottocento come "Il metallo dei re" e considerato all'epoca più pregiato dell'oro, sebbene oggi abbia perso questo lussuoso primato, l'alluminio vanta il titolo di metallo più utilizzato, dopo il ferro, per la fabbricazione di milioni di prodotti nei più svariati settori. 

Come avviene la sua produzione? Oggi l’intera produzione di alluminio in Italia proviene dal riciclo dello stesso e questo ha consentito una riduzione non solo dei costi economici legati alla sua produzione, ma anche un minor impatto a livello ambientale. Secondo quanto riportato dal Consorzio Nazionale Imballaggi alluminio il riciclo dell’alluminio ha permesso un risparmio energetico di oltre 159 mila tonnellate equivalenti di petrolio.

In questo articolo approfondiamo alcuni aspetti del riciclo di questo materiale con un focus sull’industria italiana del riciclo dell’alluminio.

Nello specifico parliamo di: 

Industria siderurgica in Italia: dati, prospettive, possibilità. Clicca sul bottone qui sotto per approfondire gli aspetti principali del settore. 

Industria siderurgica

 

Riciclo dell'alluminio: come avviene?

L’alluminio è un metallo che viene ricavato dalla bauxite, un minerale presente in natura in grandi quantità. Si attesta che, dopo l’ossigeno e il silicio, è il terzo elemento più abbondante andando a costituire circa l’8% della superficie terreste. Nonostante questo, come tante altre materie prime non è una fonte inesauribile e, pertanto, la possibilità di riciclare l’alluminio lo rende un materiale vantaggioso sotto diversi punti di vista. L’alluminio, infatti, possiede delle caratteristiche che lo rendono ottimale per il riciclo. È 100% riciclabile per cicli multipli e può essere riutilizzato all’infinito senza perdita delle sue proprietà distintive.

Una volta giunto al termine della fase di utilizzo, l’alluminio viene raccolto, smistato e pressato in imballaggi che vengono avviati al riciclo in fonderia. Giunto in fonderia, il materiale viene inizialmente pre-trattato a 500° per epurarlo da altre sostanze e, successivamente, fuso a circa 800°. L’alluminio liquido viene in seguito lavorato andando così ad ottenere diverse tipologie di semilavorati e nuovi manufatti adatti sia per l’industria automobilistica, per l’edilizia e per altri comparti. Attraverso il riciclo e la fusione, l’alluminio viene trasformato con la reimmissione della materia all’interno del ciclo produttivo senza penalizzazioni qualitative. Nonostante i numerosi ricicli infatti le proprietà strutturali quali leggerezza, conduttività, duttilità, plasmabilità, resistenza alla corrosione, riflettanza e amagnetismo rimangono inalterate. Proprio per questa peculiarità l’alluminio è considerato un modello esemplare di economia circolare che si basa sulla logica delle 4R: ridurre, riusare, recuperare, riciclare. riciclo imballaggi alluminio

Riciclo dell'alluminio e risparmio energetico

In un modello di sostenibilità industriale, il riciclo dell’alluminio ha un ruolo fondamentale in quanto è un processo sostenibile, con un basso impatto ambientale. Infatti, la produzione di alluminio riciclato da oggetti esausti richiede solo il 5% dell’energia necessaria rispetto al processo per estrarre materiale vergine dal minerale e produrre nuovo alluminio. Quindi, non è solo vantaggiosa in quanto riduce le nuove estrazioni di bauxite, ma permette una diminuzione del 95% del costo energetico necessario per l’estrazione e la produzione di alluminio primario. A ciò si aggiunge un cospicuo abbattimento delle emissioni inquinanti. Secondo i dati riportati dal World Economic Forum (WEF), riciclando il 95% dell’acciaio disponibile si ridurrebbe la domanda di alluminio primario del 15%, evitando ben 250 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno

 

Riciclo dell'alluminio: l'Italia tra i leader europei

L’Italia detiene una posizione di rilievo nel panorama mondiale per quantità di materiale riciclato. L’industria italiana del riciclo dell’alluminio, infatti, si posiziona al terzo posto, insieme alla Germania e dopo Statu Uniti e Giappone, come Paese con la maggior quantità di alluminio riciclato. I dati condivisi dall’ultimo rapporto CiAL (Consorzio Nazionale Imballaggi alluminio) mostrano che nel 2021 l’Italia, con 52.900 tonnellate di imballaggi in alluminio riciclate, pari al 67,5% delle complessive 78.400 tonnellate immesse sul mercato, risulta tra i leader a livello europeo e mondiale per quantità di alluminio riciclato prodotto. Il riciclo dell’alluminio ha permesso di evitare emissioni serra pari a 371mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 159mila tonnellate equivalenti di petrolio. Un dato molto importante, in un’ottica di una sempre maggiore riduzione delle emissioni, indice della continua attività di ricerca per lo sviluppo di tecnologie per il riciclo e il recupero dell’alluminio pre e post consumo. 


 

In conclusione, l’alluminio può essere definito il materiale circolare per eccellenza in quanto dal suo riutilizzo, riciclo e fusione può essere poi impiegato nuovamente nell’industria automobilistica, nell’edilizia, nei casalinghi e per nuovi imballaggi, generando un considerevole  risparmio in termini di produzione e costi ambientali. L'industria italiana del riciclo dell'acciaio è un fiore all’occhiello per il Paese e un ottimo esempio di sviluppo dei processi di economia circolare estendibile anche in altri settori.

 

 

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