HYDAC partecipa a IVS, il summit sulle valvole industriali che si tiene il 22/23 maggio a Bergamo. Le soluzioni di HYDAC (che potrete trovare al padiglione A, stand 62) sono in linea con tematiche estremamente attuali - digitalizzazione, sostenibilità e revamping - e sempre più richieste dal settore dell'Oil&Gas.
Come abbiamo visto nell’articolo “Manutenzione e revamping degli impianti Oil&Gas: tra digitalizzazione e sostenibilità”, il controllo da remoto e il revamping d’impianto sono infatti delle opportunità in chiave 4.0. Vediamo le novità presentate, clicca il link per approfondire l'apposita sezione:
1. Accumulatori HYDAC e QHP ed elettroidraulica per il controllo e il monitoraggio d’impianto
2. Filtrazione idraulica e di processo efficiente
3. Pompe e valvole Bieri per altissime pressioni Atex
4. Scambiatori di calore per ambienti di lavoro aggressivi
5. Accessori in acciaio inox: dalle valvole agli indicatori di livello
6. Dispositivi per il Condition Monitoring
Come noto, HYDAC e QHP sono leader nel settore nella fornitura di accumulatori a sacca, membrana e pistone. Questi dispositivi trovano tipicamente applicazione nella riserva d’energia, nello smorzamento delle pulsazioni, come anti-ariete e separatori di fluidi. Un approfondimento su questo tema si trova all’articolo “Come scegliere un accumulatore nel settore Oil&Gas? Parola all'esperto”.
Gli accumulatori di HYDAC e QHP, che da anni soddisfano le svariate specifiche d’impianto, oggi possono essere dotati di dispositivi di controllo e sicurezza pre-allarmando l’utente da guasti e fermo macchina, come abbiamo approfondito all’articolo “Sicurezza degli impianti Oil&Gas: accumulatori HYDAC”.
Il dispositivo BIS che monitora lo stato della sacca, in caso di rotture della stessa, informa il sistema con un allarme. Nel caso degli accumulatori a pistone, invece, i sensori di posizione a ultrasuoni verificano che l’accumulatore stia performando secondo i parametri di progetto e, in alternativa, possono essere impiegati i sensori di posizione laser. Questi dispositivi, in un’ottica di retrofitting, trovano impiego anche in impianti già avviati perché montati esternamente. Nella gamma elettro-idraulica rientrano, inoltre, trasduttori di pressione, portata, temperatura con approvazione ATEX, IECEx, cCSAus, e disponibili con protocollo HART e Io-Link.
Anche l’acquisizione dei dati è fondamentale per l’automatizzazione dei processi in ottica Industry 4.0, così come abbiamo parlato all’articolo “Sicurezza degli impianti Oil&Gas: accumulatori HYDAC”.
Anche la filtrazione di HYDAC, oltre ai parametri costruttivi, tiene conto dell’ambiente di installazione e della sicurezza degli impianti. Come noto, i fluidi di processo tipici del settore sono acqua, olio, gas e glicole etilenico (Meg), per i quali HYDAC ha sviluppato delle linee specifiche: filtrazione gas per gruppi compressori, filtrazione automatica per water injection, circuiti di raffreddamento e flussaggio piping, gruppi di filtrazione per wellhead e lubrificazione in bassa e in alta pressione, filtrazione per il Meg.
G. Rossi ci ha parlato della filtrazione all’articolo “Filtrazione di processo nell’Oil&Gas: applicazioni tipiche e specifiche”.
L’AutoFilt® RF3, filtro automatico in contro-lavaggio, ad esempio, oltre a essere certificabile secondo ABS, NR13, DNV, LLOYDS’, ASME è disponibile con materiali costruttivi compatibili con ambiente marino. Ingombri ridotti e possibilità di modificare il design delle connessioni, oltre che i vari rating di pressione, lo rendono idoneo ad installazioni off-shore e on-shore.
L’offerta di micro pompe e valvole di HYDAC include prodotti in grado di lavorare a pressioni molto elevate e certificati Atex. Infatti, oltre alle nuove valvole Atex con interfaccia Cetop di HYDAC, le pompe e le valvole per altissime pressioni (fino a 700 bar) di Bieri garantiscono un basso inquinamento acustico, preservando l’utente e l’ambiente di impianto da problemi derivanti dalle vibrazioni meccaniche. Questo è reso possibile dal particolare design che riduce le pulsazioni e vibrazioni, ed è frutto della pluriennale esperienza nella progettazione. Inoltre, questi prodotti garantiscono elevato rendimento volumetrico e sono progettati per essere auto adescanti e auto spurganti, ottimizzando il funzionamento dell’impianto. Questi, fra le altre caratteristiche, riducono i tempi di prima installazione e manutenzione.
Gli scambiatori HYDAC hanno la comune caratteristica di essere dei prodotti robusti, affidabili e altamente performanti. Sono realizzati in diverse grandezze atte a soddisfare elevate capacità di scambio e possono essere soggetti a lavorazioni speciali. Questo ne consente svariati impieghi, anche in ambito Oil&Gas: dalle piattaforme petrolifere alle navi di estrazione idrocarburi, fino alle raffinerie e alle turbine a gas. Le carpenterie possono essere realizzate anche in acciaio Inox, mentre il radiatore in alluminio può essere trattato con protezioni specifiche. Si pensi che in uno scambiatore di calore vi sono diverse parti soggette ai requisiti Atex come i motori elettrici, la ventola, etc.
Inoltre, l’esperienza di HYDAC in molteplici applicazioni ha portato allo sviluppo di scambiatori di ultima generazione dotati di inverter che, oltre a permettere un notevole risparmio energetico, monitorano e regolano la temperatura e mantengono un livello sonoro medio inferiore ai più tradizionali motori. Vale la pena ricordare che gli scambiatori possono essere forniti secondo la certificazione Atex II 2G/3D Ex de IIB+H2 T4 Zone1.
I siti produttivi HYDAC dispongono di banchi di collaudo, laboratori e galleria del vento, che grazie a test e collaudi permettono il rilascio di un’ampia offerta di certificati.
La gamma di accessori per questo settore vanta articoli standard e soluzioni realizzate ad hoc per impieghi specifici: valvole a sfera, indicatori di livello, fasce e staffe. Tra le novità, troviamo l’ampliamento delle linee di indicatori di livello con diverse taglie (fino a un metro) che dispongono di certificazioni American Bureau of Shipping (ABS) e Bureau Veritas (BV).
Inoltre, data la particolarità di alcuni ambienti, è possibile dotare il dispositivo di valvole di ritegno integrate, al fine di evitare fuoriuscite accidentali del fluido in caso di rottura.
Per quanto riguarda le fasce, il sistema di aggancio rapido quick release di HYDAC riduce e facilita i tempi di assemblaggio e manutenzione. Parliamo dunque di fissaggio ottimizzato dei componenti dal tubo al serbatoio, ai cilindri e agli accumulatori.
Nella gamma valvole a sfera di HYDAC troviamo dispositivi in grado di coprire range di pressione fino a 1034 bar, realizzati in acciaio inox 316Ti, Duplex, Superduplex. Le valvole a sfera KHB3H, ad esempio, sono realizzate con il particolare design a tre pezzi che semplifica gli interventi di manutenzione e di messa in servizio perché permette il rapido montaggio e sostituzione della valvola. Questo prodotto copre pressioni fino a 420 bar/6000 PSI e le valvole sono fornibili in diverse grandezze (da 1” a 4”). Sono disponibili sia in acciaio carbonio che in acciaio inox, secondo NACE MRO175. A seconda delle guarnizioni, queste valvole sono compatibili con i diversi fluidi.
Negli impianti si riscontrano, spesso, problematiche legate alla contaminazione solida e acquosa nei fluidi utilizzati. Ad esempio, la filtrazione del gasolio per l’alimentazione dei motori diesel e per il funzionamento delle pompe di trasferimento petrolio negli oleodotti (LVU) sono strumenti di fluid care volti al condition monitoring dell’impianto, così come abbiamo approfondito all’articolo “Oil&Gas e controllo da remoto: un’opportunità 4.0”
I campi di applicazione dell’offerta HYDAC per il fluid care sono svariati, dal flussaggio tramite speciali carrelli, realizzabili su specifica del cliente, a sistemi di filtrazione standard OLF e monitoraggio come l’FCU (Fluid Control Unit) e il CS (Contamination Sensor) o l’AS (Aqua Sensor), fino a sistemi più particolari come quello di filtrazione per l’olio dei trasformatori (TCU – Transformer Care Unit). La richiesta di questi sistemi è diffusa tra gli utilizzatori di impianti in piattaforme petrolifere e raffinerie, dove è necessario ottimizzare prestazioni, consumi e manutenzione, quindi il Life Cicle Cost Management di impianto.
In conclusione, possiamo affermare che le certificazioni, un’ampia scelta di materiali costruttivi, oltre che le diverse lavorazioni su specifica, sono delle sicurezze che caratterizzano l’offerta di HYDAC.
A seconda delle specifiche tecniche dell’impianto, l’azienda fornisce la soluzione tecnica in grado di ottimizzare le prestazioni all’interno di standard globalmente riconosciuti, garantendo elevati livelli di qualità ed efficienza. Vuoi saperne di più? Clicca sul bottone qui sotto e parla con un nostro esperto!
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In collaborazione con Digital Dictionary
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