Oil & Gas: i trend del momento. Verso una transizione più sostenibile

Il settore Oil & Gas, tradizionalmente associato a impatti ambientali significativi, si trova oggi al centro di una trasformazione senza precedenti. Complice la crescente pressione normativa e la consapevolezza pubblica sulla crisi climatica, le principali aziende del comparto stanno esplorando nuove soluzioni per ridurre la propria impronta ecologica. Questo articolo analizza i trend più significativi che stanno modellando il settore, con uno sguardo alle tecnologie emergenti e alle strategie adottate per conciliare esigenze energetiche e sostenibilità.

Indice:

• Decarbonizzazione della filiera produttiva
• Economia circolare e recupero delle risorse della filiera
• Digitalizzazione e tecnologie smart
• Collaborazioni e alleanze per la sostenibilità
• Investimenti in energia rinnovabile 

Decarbonizzazione della filiera produttiva

Uno dei trend più importanti è l’impegno delle aziende Oil&Gas verso la riduzione delle emissioni di CO₂ lungo l’intera catena del valore. Questo obiettivo è perseguito attraverso:

• Elettrificazione degli impianti: molte raffinerie stanno integrando energia rinnovabile per alimentare le operazioni.
• Tecnologie CCUS (Carbon Capture Utilization and Storage): la cattura e lo stoccaggio della CO₂ è ormai una priorità per molti operatori. Secondo l'International Energy Agency (IEA), l'implementazione di una strategia  CCUS contribuisce in modo determinante al taglio della CO₂, e nel settore Oil&Gas c’è ancora grande margine di applicazione.
• Ottimizzazione dell'efficienza energetica: grazie all’uso dell'intelligenza artificiale e all’automazione di numerose funzioni, le aziende del comparto stanno migliorando il monitoraggio e la gestione energetica delle infrastrutture.

Economia circolare e recupero delle risorse della filiera

L'adozione di modelli di economia circolare è un altro trend in crescita anche nel settore direttamente collegato all’Oil&Gas, cioè il comparto petrolchimico. Qui si stanno sperimentando tecnologie per il riutilizzo dei rifiuti e la valorizzazione degli scarti industriali di queste produzioni.

• Riciclo chimico: alcuni operatori trasformano rifiuti plastici in materie prime per nuove produzioni.
• Riduzione del gas flaring: grazie a tecnologie di recupero, il gas in eccesso viene convertito in energia o utilizzato per altri processi produttivi, anziché essere bruciato.

Digitalizzazione e tecnologie smart

L'uso della tecnologia digitale sta dando numerosi segnali positivi anche nell’Oil&Gas. Ad esempio:

• IoT e sensori avanzati: consentono un monitoraggio costante delle infrastrutture e dei macchinari, riducendo perdite e inefficienze;
• digital twin: i gemelli digitali offrono simulazioni virtuali degli impianti, permettendo di ottimizzare processi e ridurre sprechi energetici.

Collaborazioni e alleanze per la sostenibilità

Sempre più aziende del comparto stanno aderendo a iniziative di collaborazione, per accelerare la transizione energetica. Ricordiamo la Net Zero Asset Owners Alliance: un impegno congiunto per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050. Esistono poi numerose partnership pubblico-private che prevedono investimenti condivisi per lo sviluppo di infrastrutture più sostenibili e progetti di CCUS.

Investimenti in energia rinnovabile

Anche le major del settore da molti anni stanno diversificando i propri investimenti verso fonti rinnovabili. Non solo eolico e solare, ma anche tecnologie meno mature come l’energia mareomotrice e il geotermico. Questi investimenti rappresentano una transizione progressiva, in cui le rinnovabili completano il mix energetico esistente.

Nonostante i progressi, il percorso verso un settore Oil&Gas sostenibile è quasi un ossimoro: la riduzione delle emissioni è possibile, ma non sarà mai neutrale. Anche per questo l'opinione pubblica guarda spesso con scetticismo gli sforzi di sostenibilità delle compagnie petrolifere: è necessario bilanciare le emissioni attingendo a fonti e progetti più sostenibile, per una vera transizione ecologica.
Sebbene non rappresentino ancora una soluzione definitiva alla crisi climatica, i progressi in atto sono un passo importante verso un sistema energetico più pulito e resiliente.