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Accumulatori per gli impianti Oil&Gas: cosa conoscere

16/04/2019 da Redazione, pubblicato in Oil&Gas

Accumulatori per gli impianti Oil&Gas: cosa conoscere

Posted by Redazione on 16/04/2019

La messa in sicurezza degli impianti in condizioni di emergenza è uno degli impieghi tipici degli accumulatori per i settori off-shore, petrolchimico e subsea.
API plans per tenute meccaniche/sistemi di flussaggio, WHCP (Wellhead Control Panels), HPU (High Pressure Units), SAM (Subsea Accumulator Module), Manifolds, EDP (Emergency Disconnect Panel), Christmas trees, control pods, BOP (BlowOut Preventer), attuatori idraulici etc. sono solo alcune delle applicazioni di questo particolare recipiente in pressione.

 

Recipienti in Pressione nell'Oil&Gas

 

Di seguito, un breve prontuario per essere sicuri di operare correttamente nella definizione dei dispositivi da inserire nel progetto d’impianto.

 

Accumulatori: tipologie e certificazioni

Come noto, le tre principali tipologie di accumulatori si riferiscono al loro design: membrana, sacca e pistone. Disponibili con diversi volumi e per basse, alte ed altissime pressioni (dai 5 a 690, fino a 2500 bar) possono svolgere svariate funzioni e sono impiegabili anche in batteria come stazioni di accumulo.

All’interno degli impianti, questi dispositivi sono chiamati a svolgere le funzioni di riserva d'energia, smorzamento delle pulsazioni, effetto anti-ariete e separatori di fluidi.

La destinazione d’impianto è un dato fondamentale per individuare la documentazione che dovrà accompagnare il recipiente in pressione. Per quanto gli standard maggiormente adottati siano PED, ASME e CU TR è fondamentale verificare la regolamentazione in uso nel paese d’installazione d’impianto. Ad esempio, la certificazione per l’Algeria è l’ARH, e come l’Algeria molti altri Paesi dispongono di proprie regolamentazioni e requisiti particolari.

Scarica la mappa aggiornata di certificati, enti e qualifiche a livello mondiale, oppure leggi l’articolo sulle certificazioni per i recipienti in pressione nell’Oil&Gas.

Fornitori specializzati come HYDAC e QHP dispongono di un ampia gamma di prodotti certificati, come abbiamo raccontato all’articolo "HYDAC per gli impianti Oil&Gas: soluzioni tailor-made e certificate".

Di seguito vedremo come sia fondamentale analizzare le specifiche d’impianto e le funzioni che il dispositivo è chiamato ad adempiere.

 

Un esempio: l’accumulatore a sacca in raffineria

Nelle raffinerie, l’applicazione di accumulatori a sacca è legata alle tenute meccaniche e ai relativi sistemi di flussaggio. I requisiti tecnici vengono stabiliti dalle API 682, all’interno delle quali troviamo la più diffusa applicazione dell’accumulatore che è il Plan 53B. L’accumulatore viene installato all’interno di questi sistemi e caricato di azoto, permettendo il carico di pressione della tenuta meccanica e impedendo al fluido di processo di entrare nella camera di tenuta o fuoriuscire nell’atmosfera.

 

Le lavorazioni speciali

In questo specifico settore, i materiali rivestono un ruolo di primaria importanza. Si pensi alle diverse declinazioni che può assumere la sola scelta dell’acciaio inox in funzione dell’ambiente di lavoro. In ambiente salmastro la protezione del componente sarà, ad esempio, fondamentale per ridurre la corrosione.

A proposito di protezione, un ulteriore fattore determinante nella scelta del giusto componente è la verniciatura. Non a caso, in molti progetti è imposto l’impiego di fornitori qualificati, ad esempio Norsok, per alcuni trattamenti di verniciatura.

La protezione interna del corpo può essere ottenuta con processi di nichelatura e rivestimento polimerico, mentre quella esterna è raggiungibile con verniciature specifiche off-shore (anche secondo specifiche del cliente). Inoltre, a seconda di temperature operative e fluidi utilizzati, possono essere dotati di sacche standard o speciali (viton, Epicloridrina e così via). Le connessioni sono generalmente in inox.

 

A chi rivolgersi gli accumulatori del settore Oil&Gas?

Nell’intervista all’Ing. Davide Mongiu di HYDAC (“Come scegliere un accumulatore nel settore Oil&Gas: parola all’esperto”) abbiamo visto come nel corretto dimensionamento dell’accumulatore sia fondamentale valutare i diversi parametri d’impianto, oltre che le funzioni operative a cui è chiamato ad adempiere. Aziende e professionisti esperti e qualificati sono fondamentali nella scelta del dispositivo. Ma quali sono i dispositivi presenti sul mercato, i trattamenti e le certificazioni che devono garantire? Ne abbiamo parlato all’articolo “Dissipazione o riserva di energia: accumulatori per l’Oil&Gas”.

Inoltre, a fronte delle tipicità del comparto e per le caratteristiche intrinseche del prodotto, è fondamentale essere costantemente aggiornati rispetto al panorama delle direttive mondiali, i design code, gli enti certificatori e così via.

Ottieni l’approfondimento dedicato al settore dell’Oil&Gas sulle principali direttive per ambienti a rischio esplosione (EX): dallo schema IECEx all’ATEX, e molto altro. Clicca sul bottone qui sotto per leggerlo!

 

Prassi di costruzione e certificazione