Per favorire la ripresa economica post Covid-19 le misure messe in campo dal legislatore italiano sono state numerose, una su tutte: il Credito d'imposta 2021. Questo beneficio fiscale è stato introdotto nella Legge di Bilancio 2021, strumento normativo che ha previsto numerose normative per il sostegno ed il supporto del settore agricolo nell'affrontare la trasformazione digitale di mezzi ed impianti.
Il rapporto congiunto Prospettive Agricole OCSE-FAO 2020-2029 sottolinea infatti la costante esigenza di investire per realizzare sistemi alimentari produttivi resilienti e sostenibili, viste le attuali incertezze. Secondo il report nel prossimo decennio, circa l'85% della crescita della produzione globale di coltivazioni deriverà da migliori raccolti grazie al maggiore utilizzo di input, investimenti in tecnologie di produzione e da migliori pratiche di coltivazione
In questo articolo esploriamo quali sono le misure legislative previste nel 2021 e gli incentivi per gli operatori del settore. Parleremo di:
Quando parliamo di " Credito d'imposta" parliamo di un beneficio fiscale, una misura avviata dalla Legge di Bilancio 2020 e confermata anche per il 2021.
La Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020) ha delineato le agevolazioni fiscali accessibili alle imprese e previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. La nuova disciplina ha introdotto l’incentivo fiscale del credito d’imposta 2021 per l’acquisto di nuovi beni strumentali, l'obiettivo è quello di incentivare i nuovi investimenti da parte della aziende in beni strumentali nuovi e ordinari e in tecnologia 4.0. Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2021, le imprese beneficiarie delle agevolazioni possono saldare saldare, tramite F24: Debiti Previdenziali, IVA e IMU, ma anche le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap).
Inoltre il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi è stato esteso fino al 31 dicembre 2022, con modifiche e novità indicate in manovra che si applicano agli investimenti effettuati a partire dal 16 novembre 2020.
Occorre ricordare una serie di modifiche sostanziali alle precedenti normative: infatti, il credito d’imposta 2021 per Beni Strumentali sostituisce l'iper e super ammortamento prevedendo un rimborso dal 6% al 40% sugli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, o entro il 30 giugno 2022 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 sull’ordine risulti un acconto almeno del 20%.
Procediamo ora nel definire, chi sono i beneficiari del credito d'imposta 2021 e quali beni rientrano nelle agevolazioni.
Possono accedere al credito d'imposta tutte le imprese agricole residenti nel territorio nazionale, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Tra i beneficiari rientrano quindi sia i contoterzisti, sia le imprese agricole, anche individuali, che si avvalgono del regime forfettario, che erano stati invece esclusi dalle precedenti disposizioni del super e iperammortamento.
Su questo punto occorre fare una distinzione: la discriminante è rappresentata dall'apporto tecnologico del bene, oggetto di investimento, alla trasformazione digitale dell'impresa. Nello specifico:
50% dell’investimento e fino a 2,5 milioni di euro per macchine agricole con tecnologia 4.0.
Le novità più rilevanti per il credito d'imposta 2021 sono:
La misura del credito d'imposta 2021 è secondo le disposizioni cumulabile con le altre agevolazioni in materia quali: la Nuova Sabatini, il Credito d'imposta per il Mezzogiorno, gli Ecobonus per veicoli commerciali.
Il credito d'imposta 2021 prevede ulteriori sostegni al settore dell’agricoltura. La copertura è prevista anche per le macchine agricole nuove che, indipendentemente dal loro livello tecnologico, rientrano tra i beni ordinari e possono godere del contributo del 10%. Inoltre, per le macchine agricole dotate di tecnologia 4.0 è previsto un contributo del 50% perché rientrano tra i beni 4.0.
Si precisa che i beni in oggetto di analisi devono essere destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato italiano. Nel caso delle macchine agricole, un'ulteriore precisazione riguarda i trattori e le mietitrebbie e le dotazioni necessarie per rientrare tra i beni 4.0, quali:
presenza di telematica con funzione di trasferimento dati,
sistema di guida automatica – idraulica o con motorino elettrico al volante.
Per tutte le altre macchine agricole, le dotazioni variano a seconda della natura della macchina, ma restano comunque validi i due vincoli fondamentali dell’automazione e dell’interconnessione.
Come si legge nel comunicato stampa del Mipaaf, la legge di bilancio 2021 prevede l'istituzione di un fondo di 150 milioni di euro per la competitività delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura. Tra le altre misure per lo sviluppo del settore elencate dal Mipaaf troviamo:
La nuova Sabatini 2021 ha come obiettivo quello di incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia 4.0. La misura prevede infatti, il sostegno alle imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in beni strumentali nuovi, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali.
La Legge di Bilancio ha stanziato ulteriori 370 milioni di euro per il 2021 e ha previsto la possibilità, a decorrere dal 1° gennaio 2021, di erogare il contributo in un’unica soluzione indipendentemente dall’importo del finanziamento.
Il Ministero, a fronte della concessione di un finanziamento (bancario o in leasing finanziario), di durata massima di 5 anni e di importo compreso tra 20 mila euro e 4 milioni di euro, prevede la concessione di un contributo pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, sul predetto finanziamento al tasso annuo del:
Ulteriori approfondimenti sulla Nuova Sabatini 2021 sono a disposizioni sul sito del Mise.
Anche per il 2021, è confermato il Credito del Mezzogiorno che supporta l'acquisto di macchine agricole: la legge di bilancio 2021, proroga con i commi 171-172 le disposizioni per il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, di cui all’art. 1 commi 98 e seguenti, della legge di Stabilità 2016 (l. n. 208/2015), fino al 31 dicembre 2022.
Il Credito del Mezzogiorno è la disciplina del credito d’imposta in favore delle imprese che acquisiscono, anche tramite leasing, beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle “zone assistite” ubicate nelle regioni del Mezzogiorno quali Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole come ad esempio, trattori, o macchine da raccolta e attrezzature che possiedano i seguenti requisiti:
devono essere strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale.
Devono essere beni nuovi.
Un ulteriori vantaggio per gli imprenditori del settore agricolo, è la possibilità di cumulare tale misura sia con la misura del credito d’imposta 2021 sia con la Nuova Sabatini.
La Prassi di Riferimento UNI/PdR 91:2020 chiamata “Linee guida per l’interpretazione dei requisiti cui agli allegati A e B della legge 232/2016 per l’Agricoltura 4.0 e di Agricoltura di precisione” è stata pubblicata il 21 ottobre 2020 dall’Ente Italiano di normazione (UNI). L’obiettivo del lavoro è stato quello di delineare le linee guida utili per esaminare le principali tecnologie e attrezzature utilizzate in agricoltura, nel settore zootecnico e in quello lattiero-caseario.
La PdR identifica 3 aree di correlazione tra la tecnologia e il mondo dell’agricoltura:
Gli strumenti normativi predisposti dal legislatore rappresentano considerevoli vantaggi di natura fiscale riservati al settore agricolo. Le valutazioni e le scelte imprenditoriali degli operatori dovrebbero, quindi, in primo luogo essere indirizzate ad individuare le soluzioni più efficienti in un'ottica di ammodernamento di impianti e dei macchinari agricoli.
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In collaborazione con Digital Dictionary