Dal 16 al 20 settembre 2024 si è svolta a Bologna l’edizione annuale di Plugfest: festival dedicato all’agricoltura digitale organizzato dall' Agricultural Industry Electronics Foundation (AEF). Lo scopo di Plugfest è, ormai da diversi anni, quello di riunire diverse aziende per permettere di migliorare l’interoperabilità dei sistemi di comunicazione, regolamentati dallo standard ISO 11783 (ISOBUS), delle loro macchine con quelli delle altre case di produzione. Il fine ultimo dell’evento è quello di sviluppare un protocollo di comunicazione comune che permetta a differenti tipologie di mezzi meccanici di dialogare tra loro. Vediamo com’è andata.
Plugfest nasce nell’ambito dell’Agricultural Industry Electronics Foundation (AEF): organizzazione indipendente fondata nel 2008 da sette aziende produttrici di attrezzature e due associazioni di categoria appartenenti all'industria agricola. Lo scopo di AEF è quello di migliorare la compatibilità tra i componenti elettronici ed elettrici delle attrezzature agricole di diversi produttori e garantire la massima trasparenza sulle questioni relative alla loro interoperabilità. Punto cardine delle loro attività è l’applicazione degli standard elettronici internazionali. Lo standard più importante e completo finora è quello ISO 11783 (ISOBUS) che definisce la comunicazione tra macchine agricole, principalmente trattori e attrezzature, e il trasferimento di dati tra tali macchine e le applicazioni software impiegate nelle aziende agricole. Tuttavia, lo standard ISOBUS lascia un certo margine di interpretazione. Bisogna, inoltre, tenere a mente che ogni azienda potrebbe sviluppare un linguaggio-macchina esclusivo, accessibile soltanto al proprio marchio e non ai mezzi delle altre case costruttrici. La difficoltà, o addirittura la completa incapacità, di comunicare finirebbe pertanto per danneggiare l’intero comparto agricolo. Al fine di sviluppare un protocollo di comunicazione condiviso AEF organizza con cadenza annuale Plugfest.
Plugfest ha dimostrato nel corso degli anni di essere un appuntamento unico e un’opportunità esclusiva. Gli esperti sono, infatti, riuniti in unico posto e hanno l’occasione di confrontare i propri sistemi ISOBUS con quelli delle altre case costruttrici senza perdere di vista il fine ultimo dell’evento: sviluppare un codice di linguaggio condiviso e condivisibile da tutti i mezzi meccanici.
Fonte: AEF - the Agricultural Industry Electronics Foundation
Dal 16 al 20 settembre al Savoia Regency Hotel di Bologna è andata in scena l’edizione 2024 di Plugfest. L’evento mostra di anno in anno un forte sviluppo in termini di adesioni, l’edizione di quest’anno ha registrato la partecipazione di 90 aziende. I tecnici che hanno preso parte all’evento sono 350, provenienti da diverse parti del mondo hanno svolto oltre 20 riunioni tecniche. Sono stati testati 45 server (Universal Terminal e Task Controller installati nella cabina delle trattrici Isobus) con 64 client (sistemi elettronici di controllo di attrezzi agricoli Isobus) su due stazioni di prova sviluppate dall’Aef (Conformance Test Aef) che hanno verificato la compatibilità delle diverse tecnologie, tra cui quattro piattaforme digitali per l’agricoltura (Farm Information System). I test svolti hanno raggiunto quota 3000 dando spazio anche alla dimostrazione dell’High Speed Isobus.
In conclusione, l’edizione bolognese di Plugfest è stata un successo in termini di partecipazione e collaborazione. L’evento non è da considerarsi come un semplice festival ma un’iniziativa unica nel suo genere in quanto capace di radunare ingegneri, tecnici e professionisti del settore agricolo provenienti da diverse aziende, normalmente in competizione, al fine di collaborare per perseguire uno scopo condiviso: sviluppare un protocollo di comunicazione comune che permetta a differenti tipologie di mezzi meccanici di dialogare tra loro.
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