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Impiantistica italiana nel settore Oil&Gas: trend e innovazioni

19/06/2019 da Redazione, pubblicato in Oil&Gas

Impiantistica italiana nel settore Oil&Gas: trend e innovazioni

Posted by Redazione on 19/06/2019

 Img_Pepori«Da oltre 25 anni sono vicino ad Animp. Sin dalla fondazione della sezione Componentisti ne sono stato delegato, e Vice Presidente sino al 2018.

Questa sezione è stata fortemente voluta: sentivamo la necessità di unire la domanda all’offerta e alla formazione, è così che abbiamo avvicinato il mondo dei contractor a quello dell’Accademia.

Insieme alla scelta di avvicinarsi al mondo della formazione abbiamo perseguito la via dell’avvicinamento e della circoscrizione della filiera e oggi…»

Ma quali sono i trend del settore Oil&Gas? Com’è cambiata la filiera italiana? Cosa bisogna conoscere per commercializzare i prodotti di questo settore?

 

Recipienti in Pressione nell'Oil&Gas

 

L’ingegner Marco Pepori è un volto noto dell’impiantistica italiana. Nell’intervista rilasciata a Modofluido abbiamo raccolto l’opinione e diversi spunti di riflessione sul mercato e sui principali attori, dall’associazione agli EPC. Lasciamo la parola all’esperto!

 

Quali sono i trend principali nel mercato dell’impiantistica?

Le attuali incertezze trovano origine principalmente nella situazione geopolitica. L’investitore necessita di una tranquillità di 5 anni che le condizioni del momento, globalmente, non stanno assicurando. Il prezzo del petrolio ha tendenza positiva ma i trend sono solo moderatamente positivi.

Inoltre, le difficoltà principali arrivano dall’internazionalizzazione del mercato. In molti Paesi come Iran, Russia, Arabia, Brasile e altri, il local manufacturing sta assumendo un ruolo sempre più forte.

In questo periodo, soprattutto in Italia a fronte delle difficoltà nel realizzare nuovi impianti, la manutenzione di quelli esistenti sarà sempre più importante. Oggi abbiamo una divisione manutenzione all’interno dell’associazione proprio per supportare i nostri associati. 

 

In questo scenario, qual è il ruolo della filiera dell’impiantistica italiana e come può ampliare il proprio valore?

La filiera dei fornitori italiani è nata come traino alle grandi aziende impiantistiche italiane, che oggi purtroppo hanno perso questa forza. Sono società alla seconda e alla terza generazione, in cui l’italianità sta perdendo il suo ruolo di attore principale.

Il tutto va a scapito dei produttori italiani: il mercato richiede vendor list mondiali, mentre la tendenza di molti gruppi è quella di localizzare.

Per queste ragioni stiamo progettando di realizzare una sezione Medio-Oriente, all’interno dell’Associazione, supportata da Sace, Confindustria e Cassa Depositi e Prestiti.

L’obbligo del fornitore italiano è di puntare alla qualità senza omettere la competitività: sostenibilità ed efficienza anche attraverso la digitalizzazione. 

Per un mercato a più alto valore aggiunto, gli impiantisti si stanno concentrando sulla sostenibilità e sul recupero energetico e dei materiali: investire nella ricerca e sviluppo e in tecnologie di avanguardia.

Anche per queste ragioni, su questa tematica verterà il Convegno Nazionale di Animp “Sostenibilità: da vincolo a priorità strategica”  che si terrà a Genova presso Palazzo Ducale il 20/21 giugno p.v.
Un tradizionale appuntamento che raccoglie partecipanti da tutta la filiera e fotografa annualmente lo state dell’arte del nostro settore. Il sistema impiantistico italiano deve e può cogliere tali opportunità, valorizzando le proprie competenze distintive: la posta in gioco è di assoluto rilievo. L’imperativo è “fare sistema”, ovvero realizzare alleanze che coinvolgano gli stakeholder interessati. 

 

Di fronte alle sfide mondiali per il settore, quali sono le principali tematiche da affrontare?

Logo ANIMPQuando parliamo di questo comparto parliamo di un mercato relativamente ricco perché, per sua stessa natura, necessita di qualità. Di conseguenza si nota come, soprattutto l’off-shore, conti ancora una molteplicità di contractor in Italia. Il tema della sostenibilità, inoltre, deve essere visto come un’opportunità e non un vincolo, a vantaggio della competitività.

 

Nell’industria globale si assiste ad un’evoluzione verso la digitalizzazione ed efficienza degli impianti: il settore dell’Oil&Gas come sta approcciando questa evoluzione? 

È un cambiamento obbligato, anche se il mondo degli impianti e degli EPC contractor non ha ancora fatto proprie queste istanze. I clienti finali, a fronte della tipologia di industry, puntano a soluzioni referenziate e consolidate. C’è un problema di sicurezza alla base dell’introduzione dei sistemi di digitalizzazione. Quindi la tematica della cyber security rallenta l’introduzione di questi temi.

Stiamo assistendo ad una controtendenza in cui il mercato dell’impiantistica non guarda più solo al suo interno ma apre le porte all’esperienza, soprattutto dei fornitori, in altri settori per farne proprie le tecnologie.

I componentisti italiani, in questi processi di innovazione, hanno assunto il ruolo di promotori della digitalizzazione a traino delle grandi multinazionali. Animp raccoglie queste tendenze all’interno della sezione Systems & Information Management.

In merito alla rivoluzione digitale, si può notare che le aziende della componentistica d’impianto, specialmente nel settore della manutenzione, sono promotrici di innovazione continua, grazie anche ai contributi portati da altri settori, come ad esempio l’aeronautica e l’automotive. 

 

Grazie all'ing. Pepori per aver condiviso i trend della componentistica nel settore Oil&Gas. Le nostre aziende possono vincere le continue sfide poste da un mercato complesso e molto competitivo come quello petrolifero? La risposta è sì, ma solo puntando sulla qualità e sulla sostenibilità dei servizi offerti.

Il settore Oil&Gas, date le sue caratteristiche intrinseche di pericolosità e di ambienti esplosivi, è fortemente normato. Clicca sul bottone qui sotto per scoprire la mappa delle certificazioni più diffuse a livello mondiale! 

 

Recipienti in Pressione nell'Oil&Gas