Per migliorare le prestazioni ed estendere la vita operativa delle centrali di produzione di energia, il repowering eolico e il revamping stanno diventando interventi sempre più diffusi, capaci di migliorarne l’efficienza e aumentarne la potenza, in quanto le turbine attualmente in funzione presentano spesso componenti usurate e obsolete.
Dal momento che oltre il 15% delle turbine eoliche installate in Italia ha più di 15 anni di vita, questa tipologia di interventi rappresenta una misura necessaria nell’attuale contesto di rilancio del settore eolico, quale uno dei volani dello sviluppo dell’energia rinnovabile.
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In questo articolo vedremo in che cosa consistano repowering e revamping eolico e quali sono le differenze tra i due interventi. Parleremo dunque di:
Il repowering eolico è il processo di sostituzione dei componenti originali di un impianto energetico con altri nuovi, e di riconfigurazione del layout al fine di aumentare la resa dell'impianto.
A causa del degrado intrinseco di moduli e turbine, l'attuale capacità di generazione installata in Italia si ridurrà gradualmente entro il 2030, quindi senza interventi di repowering eolico, l’Italia rischia di perdere parte della propria capacità di generazione da fonti rinnovabili.
Di conseguenza, l'adozione di strumenti normativi volti ad incentivare gli interventi di repowering eolico non mira solo ad aumentare l'impiego di fonti energetiche rinnovabili, ma anzi si rende necessaria per mantenere gli attuali livelli di capacità di generazione a basse emissioni di carbonio dell'Italia.
Nella tabella sottostante riportiamo gli iter autorizzativi previsti dalle normative vigenti per tipologia di impianto, che sono tre:
autorizzazione Unica (AU) - riorganizza i procedimenti autorizzativi per gli impianti di energia rinnovabile come stabilito dal D.Lgs. 190/2024, che riunisce in un unico procedimento tutte le autorizzazioni necessarie, comprese le eventuali valutazioni ambientali;
procedura Abilitativa Semplificata (PAS) - procedura introdotta dal D.Lgs. 28/2011 in sostituzione della Denuncia di Inizio Attività (DIA);
comunicazione al Comune - adempimento previsto per semplificare l’iter autorizzativo di alcune tipologie di piccoli impianti per la produzione di energia elettrica, calore e freddo da FER, assimilabili ad attività edilizia libera.
Oltre alla presenza dei requisiti normativi, l'attuazione di un intervento di repowering eolico prevede la verifica di altri fattori, tra cui:
il rispetto di determinati vincoli ambientali e paesaggistici;
la valutazione tecnico-economica degli interventi di miglioria;
la fattibilità tecnica;
la presenza di determinate condizioni per il trasporto e la logistica.
Attivare il repowering su tutto l’installato eolico italiano significherebbe una riduzione di emissioni di CO2 per 25 milioni di tonnellate.
Guarda il video di Hydac Italia che approfondisce un caso reale di efficientamento di una turbina eolica!
Se con il repowering eolico si indica la sostituzione completa del parco eolico, con l'intervento di revamping eolico invece avviene la sola sostituzione dei componenti obsolescenti o usurati sempre con la finalità di migliorare le performance dell'intero impianto. Inoltre, l'intervento di revamping eolico è meno invasivo poiché non modifica la configurazione dell’impianto mediante l’installazione di nuove turbine.
In termini di revamping, le principali migliorie che possono essere attuate sono riconducibili al reblading, e qui parliamo di un intervento legato alla sola sostituzione delle pale delle turbine con altre più efficienti; alla sostituzione o aggiornamento del PLC (Programmable Logic Controller) per correggere ed adattare il controllo del "pitch" alle specificità della nuova pala adottata; infine, l'ultima tipologia di intervento riguarda la possibilità di installare anemometri in corrispondenza dello spinner per migliorare le performance.
Ecco alcuni vantaggi legati agli interventi di ammodernamento dei parchi eolici esistenti tramite il revamping:
Concludendo, emerge in modo evidente l’importanza di adottare soluzioni di repowering e revamping del parco eolico per garantire una produzione efficiente. Senza di esse, sarebbe impossibile per l’Italia raggiungere metà degli obiettivi previsti dal PNIEC entro il 2030.
È necessario dunque applicare un approccio sistemico supportato da una visione a lungo termine e un solido sostegno istituzionale. Rigenerare il parco eolico è una sfida cruciale che può concretamente accelerare la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile in Italia e non solo.
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