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Idrogeno in Italia: le linee guida normative

19/05/2021 da Redazione, pubblicato in Idrogeno, Transizione energetica

Idrogeno in Italia: le linee guida normative

Posted by Redazione on 19/05/2021

Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima e la Strategia Nazionale per l'Idrogeno rappresentano le linee guida normative avviate in Italia per dare continuità alle politiche europee in materia di energia e transizione ecologia. Dai piani strategici, si evince come l'obiettivo a lungo termine è quello di dare spazio alle politiche di sviluppo dell'idrogeno verde cioè quello prodotto utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili. 

 

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In questo articolo parliamo di: 

Piano Nazionale Integrato per l'energia e il clima: che cos'è 

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) è stato redatto dal Mise e inviato alla Commissione europea in attuazione del Regolamento (UE) 2018/1999. L'obiettivo del PNIEC nazionale per l'energia e il clima è quello di preservare l'ambiente conciliando lo sviluppo industriale e scelte ecologiche.

Nel piano vengono delineati gli obiettivi dell'Italia al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile; il piano contiene le linee guida che saranno attuate per assicurarne il raggiungimento. Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima

Il PNIEC si struttura in 5 linee d’intervento che raccoglieranno azioni ed interventi specifici in merito alla decarbonizzazione e all’efficienza e sicurezza energetica, lo sviluppo del mercato interno dell’energia, la ricerca, l’innovazione e la competitività

L’obiettivo dell’Italia - dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli - è quello di contribuire in maniera decisiva alla realizzazione di un importante cambiamento nella politica energetica e ambientale dell’Unione europea, attraverso l’individuazione di misure condivise che siano in grado di accompagnare anche la transizione in atto nel mondo produttivo verso il Green New Deal”.

Strategia Nazionale Idrogeno: le linee guida preliminari

La Strategia Nazionale sull'idrogeno rappresenta un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto già previsto dal PNIEC. Nelle linee guida preliminari rilasciate, si legge che l'obiettivo della Strategia Nazionale sull'idrogeno è prevederne l'applicazione: 

  • nei trasporti a lungo raggio; 

  • nelle ferrovie;

  • nell'industria pesante ( es: chimica e nella raffinazione petrolifera);

  • come miscelazione dell'idrogeno nella rete gas, può contribuire a stimolare la crescita interna del mercato dell'idrogeno.

Strategia nazionale sull’idrogeno

“L’Italia è tra i primi Paesi che hanno creduto nell’idrogeno come vettore energetico pulito del futuro, in grado di accelerare il processo di decarbonizzazione verso un modello di sviluppo ecosostenibile”, dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.

Le linee guida della Strategia nazionale idrogeno si muovono su due orizzonti temporali con obiettivi differenti: una prima fase prevede nel breve termine, entro il 2030, di rendere l'idrogeno “progressivamente competitivo in applicazioni selezionate”. Mentre a lungo termine, entro il 2050, l'idrogeno viene visto come un vettore fondamentale per decarbonizzare i settori “hard-to-abate”, cioè l' industria pesante ad alta intensità energetica e l’aviazione. 

Il 21 dicembre 2020 si è conclusa la consultazione pubblica avviata dal MISE in merito alle linee guida, con l'obiettivo di ricevere osservazioni e pareri in materia dai soggetti interessati e dagli stakeholders del settore. Il prossimo passo sarà proprio la stesura del documento definitivo della Strategia Nazionale Idrogeno.

 

Idrogeno in Italia: gli obiettivi fissati dal MISE

Nell'articolo "Tutto sulla strategia europea per l'idrogeno" abbiamo raccontato il percorso delineato dalla Commissione Europea per aumentare la produzione dell'idrogeno verde; quindi, raggiungere entro il 2024, ben 6 GW di elettrolizzatori installati per produrre 1 milione di tonnellate di idrogeno verde ed entro il 2030, 40 GW di potenza per una produzione di 10 milioni di tonnellate per il territorio europeo. 

A tal proposito, gli obiettivi italiani fissati dal MISE prevedono di raggiungere una quota di idrogeno del 20% entro il 2050 contro un 1% attuale; un contributo fondamentale alla crescita dell'idrogeno verrà dato delle misure previste dal  PNRR – Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (o Recovery Plan) che prevede circa 2 miliardi di euro di finanziamenti per lo sviluppo della filiera idrogeno. Il piano di azione previsto dal PNIEM mira a perseguire nella transizione energetica, con attività di investimento e promozione di ricerca, sviluppo per avviare la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno prodotto dalle energie rinnovabili.

L'avvio dell'economia dell’idrogeno in Italia, basata sulla produzione dell'idrogeno verde prevede oltre 10 miliardi di euro di investimenti tra il 2020 e il 2030, così distribuiti:

  •  5-7 miliardi di euro per la produzione di idrogeno;
  • 2-3 miliardi di euro necessari per l'adeguamento delle strutture di distribuzione e consumo dell’idrogeno (treni e camion a idrogeno, stazioni di rifornimento, ecc.);
  • 1 miliardo di euro per finanziare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo.

Il Piano d'Azione per l'Idrogeno

Secondo quanto si legge nel Piano d'Azione per l'Idrogeno redatto da Confindustria, l’Italia si posiziona tra i Paesi più virtuosi in Europa per la quota di rinnovabili nella produzione di energia elettrica (17,8%), ma anche come Paese con le maggior competenze nella produzione di biogas (4° produttore al mondo di biogas) e biometano (2°produttore in Europa).

Inoltre, nel Piano d'azione vengono messi a fuoco tre punti di forza che sostengono la diffusione dell'idrogeno in Italia e per i quali il Paese può candidarsi come abilitatore di una strategia europea sull’idrogeno. A seguire gli elementi a favore delle politiche per lo sviluppo dell'idrogeno in Italia.

  • La presenza di una rete capillare per il trasporto e la distribuzione di gas, oltre alla posizione strategica geopolitica nel mediterraneo; rappresentano due elementi che, se adeguatamente integrati con politiche di sviluppo e investimenti in infrastrutture, configurano l'Italia come base per accogliere maggiori percentuali di produzione dell'idrogeno per gli usi interni e nel lungo termine garantire un'esportazione continua verso il nord Europa.

  • Un forte tessuto economico-industriale con elevate competenze distintive nella produzione di tecnologie applicate lungo la filiera. Si potrebbero sviluppare le competenze legate alle tecnologie termiche applicabili all’idrogeno, per avviare una produzione sostenibile di idrogeno verde. Inoltre, la presenza di numerosi player nazionali che investono in progetti legati alla ricerca e sviluppo nel settore energetico, può posizionare le imprese italiane, anche nel contesto della European Clean Hydrogen Alliance tra i leader nel settore per avviare importanti processi di innovazione.

  • L'imponente rete di infrastrutture, già presenti, dedicate all'utilizzo del gas naturale può essere adeguata e utilizzata per lo stoccaggio dell'idrogeno grazie agli investimenti previsti da piani nazionali ed europei.

In conclusione, le diverse strategie avviate dal MISE e l'impegno di attori fondamentali del sistema impresa nel supportare lo sviluppo dell'economia dell'idrogeno in Italia, rappresentano risposte concrete all'obiettivo europee di decarbonizzazione entro il 2050. Il PNIEC e la Strategia Nazionale sull'idrogeno sono gli strumenti ambiziosi messi in moto dal legislatore italiano per il miglioramento della sicurezza energetica, la tutela dell’ambiente e l'accessibilità dei costi dell’energia.

Ad oggi l'innovazione tecnologica è una leva fondamentale per il cambiamento e garantisce una maggiore sostenibilità d'impianto. Scopri le tecnologie a servizio dell'economia dell'idrogeno cliccando qui.

 

 

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