Uno dei bisogni sempre più sentiti da qualsiasi costruttore di impianti idraulici, siano essi allestiti in un grosso complesso industriale o montati su una macchina mobile, è l’efficientamento energetico.
La produttività energetica non è più vissuta solo come una mera questione economica, è risparmio energetico, ma contemporaneamente è anche coscienza ambientale. Con le nuove tecnologie tutto il processo produttivo può sempre essere migliorato, e in questo articolo ci focalizzeremo specialmente sul collaudo.
Solitamente, una delle variabili che gioca un ruolo primario nel collaudo è il livello di pulizia. La pulizia dell’olio è una necessità, ma il modo e il tempo in cui eseguire questa pulizia possono cambiare.
Limitando al massimo il tempo speso per questa operazione, senza, ovviamente, comprometterne la qualità, si è già fatta efficienza. Un’altra importante necessità durante un collaudo, che sia di un’officina autorizzata o di un costruttore di macchine per il proprio archivio interno, è la rintracciabilità della prova e la possibilità di avere un report di collaudo. Una volta raggiunto il grado di pulizia stabilito, dettato solitamente dal componente più delicato della macchina, per esempio il distributore proporzionale in una macchina mobile, la qualità della macchina è sensibilmente migliorata.
È ormai comprovato che un impianto di qualità che parte dal produttore con un ben definitivo grado di pulizia abbia i requisisti necessari per durare sicuramente più a lungo. Anche per questa ragione numerosi costruttori di macchine mobili stanno applicando i sistemi di filtrazione portatili di HYDAC. Meno olio esausto e meno componenti da smaltire nei rifiuti migliorano sicuramente l’impatto ambientale: ecco l’efficienza ecologica. Di questo tema abbiamo parlato anche all'articolo "Efficienza e sostenibilità d'impianto attraverso il circuito oleodinamico".
Proprio per rispondere a tutte queste esigenze, HYDAC Italia ha sviluppato i carrelli filtrazione della serie Smart Evo. Questi carrelli sono interamente progettati, sviluppati e costruiti in Italia e grazie alle numerose personalizzazioni riescono a venire incontro a tutte le esigenze. Su una struttura più o meno simile per i vari modelli, fatta di una motopompa, un filtro in aspirazione e uno in mandata, si aggiungono le varie dotazioni. Le versioni “base” compiono esattamente le funzioni fondamentali del carrello di filtrazione, cioè la pulizia dell’impianto. Scegliendo il carrello con le pompe a maggiore portata, la gamma va da 5 a 60 litri al minuto e si può tranquillamente flussare un serbatoio anche da 200 litri in meno di 4 minuti, garantendo un consumo minimo di tempo.
“Il cervello” del carrello è composto da un PLC, integrato ad un monitor touch-screen con interfaccia uomo-macchina estremamente semplice e intuitiva. Il monitor è disponibile in due taglie, rispettivamente da 4.3” o 7”, ma sempre dotato di presa Ethernet per collegare alla rete aziendale il carrello. Questo collegamento alla presa ethernet permette al carrello di interagire con la rete aziendale e consente il caricamento da remoto dei dati. Così, come applicato nei nostri carrelli, questo collegamento rispetta il requisito di interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica richiesto dall'Industria 4.0.
L’interconnessione, infatti, viene soddisfatta se:
Il carrello può inoltre essere predisposto per poter intervenire da remoto: collegando alla porta LAN dell’unità un pc oppure il cavo di rete aziendale si può accedere al display. Per accedere è necessario utilizzare un qualsiasi client VNC (Virtual Network Computing) ed inserire dei dati di accesso che verranno forniti da HYDAC, in modo di preservare la sicurezza dei dati aziendali.
Il rispetto dei requisiti 4.0 permette agli utilizzatori di richiedere le agevolazioni fiscali. Ricordiamo, però, che la richiesta di iper-ammortamento è sempre a carico del cliente e che il cliente stesso deve essere in grado di interconnettere il carrello con la propria rete. Questo significa che deve avere l’infrastruttura adeguata, cioè una rete LAN stabile. Sempre nell’ambito di Industria 4.0, vi è anche la possibilità di dotare il carrello di predisposizione Wi-Fi, per averlo sempre connesso alla rete senza la limitazione di un cavo. Tramite tutti questi collegamenti il cliente è in grado di disporre del report di collaudo di ogni prova, sia per un database interno, sia per certificare un flussaggio ad hoc.
Nel caso in cui non ci sia la possibilità di connettersi alla rete aziendale, il sistema prevede la possibilità di effettuare un download su una qualsiasi chiavetta USB. In questo caso il carrello non potrà essere definito 4.0, ma l’archiviazione dei dati resta comunque possibile.
Le personalizzazioni possono coinvolgere anche il software, che può riportare il logo del cliente, ed è anche possibile dotare il carrello di lettore per codici a barre. Il quadro elettrico può essere personalizzato a seconda delle esigenze e il carrello può essere allestito anche con serbatoi molto impegnativi (200 litri).
Visti i numerosi sensori che possono essere applicati, anche gli allestimenti vengono studiati appositamente per il cliente. Oltre a misurazioni basilari, come temperatura, viscosità o pressione, HYDAC ha sviluppato una gamma specifica per la contaminazione dell’olio. Se il fluido contiene un eccessivo quantitativo di acqua, con Aquasensor AS1000 si può misurare la saturazione di umidità. Tramite le cartucce della serie AM- Aquamicron si può completamente assorbire l’acqua dal fluido, ripulendolo completamente.
Se un componente della trasmissione idrostatica si è rotto, trascinando residui di contaminanti solidi nell’intero impianto, applicando il Contamination Sensor CS 1000 l’olio verrà filtrato fino al grado di pulizia richiesto, oppure con l’MCS 1000 si potranno rilevare le particelle metalliche presenti.
Oltre a misurare tutte queste caratteristiche, il carrello può essere impostato in modo da fermarsi autonomamente al raggiungimento di un livello di contaminazione prefissato o dopo un certo periodo di tempo. Non è possibile rimuovere contaminanti solidi o acqua contemporaneamente in un unico flussaggio, ma è sufficiente sostituire la cartuccia nel filtro a seconda del tipo di pulizia necessario, utilizzando sempre lo stesso carrello.
In conclusione, la pulizia dell’impianto idraulico si traduce in un allungamento della vita dei singoli componenti e dell’impianto stesso. Filtrando adeguatamente l'olio è quindi possibile raggiungere una maggior sostenibilità d’impianto.
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In collaborazione con Digital Dictionary
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