L’energia idroelettrica rappresenta uno degli elementi cruciali nella transizione energetica. L’idroelettrico può essere considerato la più grande fonte mondiale di energia pulita in quanto è in grado di produrre più energia di quanto possano fare le altre fonti rinnovabili quali eolico, solare fotovoltaico, geotermico e energia generata da biomasse.
Tuttavia, uno dei punti cruciali per sfruttare a pieno il potenziale idroelettrico è il tema dell'accumulo: data l'intermittenza della fonte, l'energy storage è la tecnologia principale sulla quale investire. Cosa sta accadendo all'interno del mondo dell'energia idroelettrica? In questo articolo facciamo il punto della situazione sul tema.
Nello specifico parleremo di:
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Come riportato dai dati del World Hydropower Outlook 2024, la capacità globale della flotta idroelettrica ha raggiunto 1.416 GW. L'idroelettrico convenzionale ha visto una crescita di 7,2 GW portandosi a 1.237 GW, mentre l'idroelettrico con pompaggio (PSH) ha registrato un incremento di 6,5 GW, raggiungendo 179 GW. Nonostante l'aumento più modesto dell'idroelettrico convenzionale, il tasso di crescita a lungo termine rimane stabile intorno ai 20 GW annui. La crescita dei progetti PSH, seppur partendo da una base più bassa, è in costante aumento.
Nel 2023, la produzione di energia idroelettrica è diminuita di 223 TWh rispetto al 2022, assestandosi a 4.185 TWh. a causa delle condizioni di siccità nei mercati chiave. Tuttavia, si prevede una ripresa nel 2024, con aumenti significativi in Europa e Cina.
L'energia idroelettrica sta guadagnando sempre più attenzione a livello globale, ma per tradurre questo interesse in realtà sono necessarie azioni concrete da parte dei governi. Entro il 2030, è necessario un incremento graduale della capacità installata, da circa 20 GW annui a circa 25 GW annui, per raggiungere l'obiettivo concordato di triplicare la capacità globale di produzione di energia rinnovabile alla COP28 di Dubai. Tuttavia, per conseguire l'ambizioso obiettivo di "net-zero", la capacità installata dovrà più che raddoppiare, arrivando a circa 50 GW annui e mantenendo questo ritmo fino al 2050.
Nonostante il panorama energetico in evoluzione, l'energia idroelettrica mantiene il suo ruolo di protagonista tra le rinnovabili a livello mondiale. Diverse regioni del pianeta stanno infatti registrando progressi significativi in questo settore, come emerge da questa panoramica continentale:
Nella corsa verso una rete energetica più sostenibile, l'energia idroelettrica assume un ruolo cruciale, evolvendo per adattarsi alle esigenze di un panorama energetico in continuo sviluppo. Storicamente dominata dai generatori a carbone e gas, oggi, le centrali idroelettriche esistenti vengono rivoluzionate da sensori, dati, apprendimento automatico e algoritmi predittivi. Questo permette di ottimizzare la gestione dell'acqua e la manutenzione, riducendo i tempi di fermo e migliorando le prestazioni.
Progetti come XFLEX HYDRO dimostrano come l'estensione della gamma operativa delle turbine e l'integrazione con batterie permettano di rispondere alle esigenze di una rete sempre più dinamica. Inoltre, l'operazione di cortocircuito idraulico nelle centrali a bacino di accumulo consente una gestione più dinamica della potenza e del flusso d'acqua, contribuendo alla stabilità della rete e consentendo una migliore integrazione delle energie rinnovabili.
Queste innovazioni non solo potenziano l'efficienza operativa delle centrali, ma aprono a nuove opportunità di reddito attraverso la partecipazione a mercati dei servizi ausiliari e dell'energia.
Come riportato da Terna, l'Italia vanta un panorama di 4.860 impianti idroelettrici, distribuiti principalmente lungo le zone alpine. Il numero di centrali idroelettriche in Italia è in costante aumento: nel 2022 erano 4.702, e nel 2024 sono ben 158 in più. Un incremento significativo se confrontato con il 2009, quando gli impianti erano quasi la metà (2.249).
Le regioni con il maggior numero di centrali sono il Piemonte (1.092), il Trentino-Alto Adige (891), la Lombardia (749) e il Veneto (408). Al Sud e nelle Isole, la presenza di questa fonte rinnovabile è invece più limitata: la Puglia ne conta 10, la Sardegna 18 e la Basilicata 21.
Attualmente, la potenza installata in Italia raggiunge circa 21.729 MW, con una distribuzione regionale non omogenea. L'Abruzzo, pur contando solo 78 centrali, vanta una potenza installata di 1.267 MW, mentre il Piemonte, con 1.092 impianti, arriva a 3.103 MW. Le regioni con la più alta potenza installata sono la Lombardia (5.694 MW) e il Trentino-Alto Adige (3.804 MW).
In conclusione, per conseguire gli obiettivi di zero emissioni e triplicare l'uso delle energie rinnovabili entro il 2030, è necessario raddoppiare la produzione di energia idroelettrica entro il 2050. L'energia idroelettrica offre non solo produzione energetica, ma anche servizi cruciali come lo stoccaggio e la flessibilità per bilanciare l'energia solare ed eolica. Inoltre, supporta settori come l'agricoltura, la gestione delle risorse idriche e la mitigazione del cambiamento climatico.
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