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Energie rinnovabili: la normativa in Europa e in Italia

Scritto da Redazione | 16/07/2021

Le normative per le energie rinnovabili sia a livello nazionale sia europeo prevedono diversi strumenti a disposizione delle aziende per ottimizzare gli impianti energetici esistenti e diversi meccanismi di incentivazione a supporto dello sviluppo di sistemi tecnologici, sia per l'onshore che per l'offshore.

 

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A seguire nell'articolo ricostruiamo una panoramica il più possibile completa delle principali normative europee e nazionali in materia di energie rinnovabili.

Energie rinnovabili: la normativa europea

A livello UE, i settori dell'eolico, del solare e dell'idroelettrico trovano le linee guida normative all'interno dei pacchetti dedicati alle energie rinnovabili: in materia, il provvedimento più corposo è quello emanato il 30 novembre 2016 "Energia pulita per tutti gli europei" un provvedimento che raccoglie al suo interno diversi atti normativi volti ad incentivare misure legislative nei settori dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e del mercato interno dell'energia elettrica. 

 

Il pacchetto è composto dai seguenti atti legislativi:

  • Regolamento UE n. 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla governance dell'Unione dell'energia;
  • Direttiva UE 2018/2002 sull'efficienza energetica che modifica la Direttiva 2012/27/UE;
  • Direttiva UE 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili;
  • Regolamento (UE) 2018/842 sulle emissioni di gas ad effetto serra, che modifica il Regolamento (UE) n. 525/2013, sulle emissioni di gas ad effetto serra, Regolamento (UE) 2018/842 , modificativo del precedente regolamento (UE) n. 525/2013 – in ottemperanza agli impegni assunti a norma dell'Accordo di Parigi del 2016, fissa, all'articolo 4 e allegato I, i livelli vincolanti delle riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra di ciascuno Stato membro al 2030. Per l'Italia, il livello fissato al 2030 è del -33% rispetto al livello nazionale 2005. L'obiettivo vincolante a livello unionale è di una riduzione interna di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra nel sistema economico rispetto ai livelli del 1990, da conseguire entro il 2030.
  • Direttiva (UE) 2018/844 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (Direttiva EPBD-Energy Performance of Buildings Directive);
  • Regolamento (UE) n. 2019/943/UE, sul mercato interno dell'energia elettrica; Direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, che abroga la precedente;
  • Direttiva 2009/72/CE sul mercato elettrico e modifica la Direttiva 2012/27/UE in materia di efficienza energetica;
  • Regolamento (UE) n. 2019/941 sulla preparazione ai rischi nel settore dell'energia elettrica, che abroga la direttiva 2005/89/CE Regolamento (UE) 2019/942 che istituisce un'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia.

Questo pacchetto conosciuto anche come Winter package o Clean energy package, è al momento la raccolta più completa di tutte le disposizione europee sul tema. A breve è previsto anche l'arrivo della RED II la nuova riforma sulle energie rinnovabili che adeguerà ancora una volta, le disposizioni attuali all'obiettivo della transizione energetica.

La nuova disposizione attesa, si configura nella più ampia strategia europea in fase di definizione: Fit For 55, un pacchetto di 12 misure con cui la Commissione Ue si propone di rivedere l'attuale pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei" per centrare il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas-serra del 55% al 2030.

 

Energie rinnovabili: la normativa in Italia

La ratio alla base delle normative emanate in Italia in merito alla produzione e all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, segue i principi della sostenibilità ambientale e della neutralità climatica dell'Europa.

Quello che, a seguire, andiamo ad affrontare è un quadro normativo articolato che ripercorre e recepisce quanto stabilito nei piani e nelle direttive europee.

  • Piano Nazionale Integrato per l'energia e il clima

Come già anticipato il PNIEC rimane il provvedimento guida che uniforma le strategie Europee sulla transizione energetica. 

Nel documento ufficiale della Camera dei deputati, si legge che il PNIEC prevede:

  • una percentuale di energia da FER nei Consumi Finali Lordi di energia pari al 30%, in linea con gli obiettivi previsti per il nostro Paese dalla UE;
  • una quota di energia da FER nei Consumi Finali Lordi di energia nei trasporti del 22% a fronte del 14% previsto dalla UE;
  • una riduzione dei consumi di energia primaria rispetto allo scenario PRIMES 2007 del 43% a fronte di un obiettivo UE del 32,5%;
  • la riduzione dei "gas serra", rispetto al 2005, con un obiettivo per tutti i settori non ETS del 33%, superiore del 3% rispetto a quello previsto dall'UE. Nel quadro di un'economia a basse emissioni di carbonio, PNIEC prospetta inoltre il phase out del carbone dalla generazione elettrica al 2025.

  • Decreto FER 1 

Il Decreto FER 1 o Decreto rinnovabili del 4 luglio 2019 definisce i criteri di incentivazione per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia rinnovabili, stabilendo con particolare attenzione le prassi per gli impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione.

L'accesso agli incentivi stabiliti nel decreto è possibile previa l'appartenenze ad una delle 4 classi elencate:

  • gruppo A: impianti eolici “on-shore” di nuova costruzione, di riattivazione o di potenziamento e impianti fotovoltaici di nuova costruzione.
  • gruppo A-2: impianti fotovoltaici di nuova costruzione, i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali con la completa rimozione di eternit o amianto.
  • gruppo B: impianti idroelettrici e impianti a gas residuati dei processi di depurazione di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento.
  • gruppo C: impianti coinvolti in opere di rifacimento totale o parziale eolici “onshore”; idroelettrici; a gas residuati dei processi di depurazione.

Il GSE raccoglie in un'apposita sezione tutte le informazioni utili per accedere ai bandi regolatori per l'accesso agli incentivi.

Oltre a questi provvedimenti il PNRR stabilisce alla Missione 2 le azioni concrete per l'attuazione del nostro Paese alla transizione energetica; a tal proposito, invitiamo alla lettura dell'articolo "PNRR: al via la rivoluzione green in Italia".

 

In conclusione, i provvedimenti normativi in materia di clima ed energia sono molteplici e volti ad un aggiornamento continuo in adempienza degli obblighi stabiliti dai Regolamenti europei. Il prossimo aggiornamento annunciato dalla Commissione Europea e previsto per l'estate 2021 proporrà una serie di misure nuove e correttive delle attuali per dare un definitivo slancio allo sviluppo del settore energie rinnovabili.

 

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