Prima di introdurre le novità, ricordiamo che il cosiddetto pacchetto "Fit for 55", presentato alla fine del 2021 dalla Commissione Europea, è stato ideato per raggiungere la neutralità climatica dell’Europa entro il 2050, riducendo del 55% le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.
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In questo articolo parleremo di:
Tra i principali strumenti di decarbonizzazione presenti nel pacchetto Fit for 55 figura il rafforzamento del sistema ETS (Emission Trading System), uno strumento chiave che serve sostanzialmente a tagliare le emissioni di gas serra e spingere le imprese a scegliere soluzioni più pulite, investendo in nuove tecnologie grazie al prezzo attribuito al carbonio.
Dal 2024, infatti, l’EU ETS è stato allargato anche al trasporto marittimo, con una graduale introduzione: 40% delle emissioni da coprire nel 2025, 70% nel 2026, e 100% dal 2027.
In aggiunta, sempre nel 2027 sarà attivato un ETS separato per il settore trasporto su strada ed edifici.
Un’altra novità riguarda il cosiddetto CBAM, acronimo di Carbon Border Adjustment Mechanism, già in fase transitoria dal 2023, entrerà a pieno regime nel 2026.
Il CBAM, spiegato in maniera semplice, è una misura introdotta dall'Unione Europea per tutelare l’ambiente e le sue politiche climatiche, attraverso una "tassa sul carbonio" applicata alle merci importate da paesi extra UE che producono con processi ad alte emissioni di CO2.
Il CBAM serve sostanzialmente ad evitare che le aziende europee - sottoposte a regole più severe, come l’EU ETS di cui sopra - vengano penalizzate rispetto a quelle estere che non hanno gli stessi vincoli ambientali. In pratica, si vuole impedire che la produzione venga spostata in paesi con regole meno rigide, vanificando gli sforzi fatti dentro l’UE per ridurre l’inquinamento.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, il pacchetto Fit for 55 include misure come:
Il pacchetto Fit for 55, anche detto “Pronti per il 55%”, prende in considerazione anche il settore energetico e il patrimonio edilizio.
Per esempio la direttiva RED III, Renewable Energy Directive III, approvata nel 2023, fissa al 42,5% la quota minima di fonti rinnovabili nel mix energetico dell’UE entro il 2030.
Parallelamente, la nuova direttiva sull’efficienza energetica (EED) è pensata per spingere tutti i Paesi dell’UE a risparmiare energia in modo significativo, imponendo una riduzione dell’11,7% nei consumi energetici rispetto alle proiezioni del 2020.
Anche il settore edilizio è stato oggetto di un’importante revisione normativa, visto che gli edifici sono “il maggiore consumatore di energia in Europa”.
La direttiva EPBD, (Energy Performance of Buildings Directive), aggiornata nel 2024, stabilisce che tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030, e impone ristrutturazioni progressive degli edifici meno efficienti.
Per accompagnare questi cambiamenti, l’Unione Europea ha istituito lo strumento finanziario "Fondo Sociale per il Clima”, per sostenere le famiglie e le microimprese più vulnerabili nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, con una dotazione fino a 65 miliardi di euro per il periodo 2026-2032.
A completamento di quanto sopra, non può mancare all’appello ciò che riguarda il settore gas e idrogeno nel pacchetto Fit for 55.
Il “pacchetto gas e idrogeno”, approvato dal Consiglio nel maggio 2024, è decisivo per accompagnare l’uscita graduale dai combustibili fossili.
Le nuove norme richiedono una pianificazione di rete integrata e trasparente in tutta l'UE, secondo il principio "l'efficienza energetica al primo posto”. Il pacchetto prevede norme specifiche per il trasporto, la fornitura e lo stoccaggio del gas naturale e dell'idrogeno.
Per concludere, è interessante riportare anche il via al progetto ENNOH (European Network of Network Operators for Hydrogen), un’organizzazione europea senza scopo di lucro, la cui costituzione è prevista per questo anno, in conformità con il pacchetto europeo sul mercato dell’idrogeno e del gas decarbonizzato.
L’intento principale di ENNOH è quello di promuovere lo sviluppo e il corretto funzionamento del mercato interno dell'idrogeno e il commercio transfrontaliero, garantendo un funzionamento coordinato in vista di una solida evoluzione tecnica della rete europea di trasmissione dell'idrogeno.
È evidente che il 2025 rappresenterà un anno cruciale per l’attuazione del pacchetto Fit for 55, ormai riconosciuto come un modello di riferimento per una transizione energetica strutturata, e il cui avanzamento procede a vele spiegate.
Molte delle misure chiave entreranno nella loro fase operativa, in particolare nel settore energetico, nei trasporti e nella riforma infrastrutturale. Tutto ciò lascia ben sperare che gli obiettivi previsti possano essere raggiunti nei tempi stabiliti.
"Fit for 55" rappresenta oggi il modello di riferimento per una transizione energetica possibile.
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