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Gli obiettivi del Green Deal europeo

Scritto da Redazione | 17/06/2025

Da diversi anni ormai, l’Europa, come il resto del mondo, ha dovuto fare, e li fa tuttora, i conti con la crisi climatica: eventi climatici estremi, perdita di biodiversità, inquinamento dell’aria e delle acque, modelli di consumo e produzione poco sostenibili. A tutto questo si aggiungono le pressioni geopolitiche legate all'indipendenza energetica e alla necessità di rilanciare un’economia circolare funzionante. 

Il Green Deal europeo nasce come risposta a tutto ciò. 

 

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In questo articolo vedremo quindi cosa prevede il Green Deal, quali sono i suoi obiettivi principali e come l’Europa intende costruire un futuro più verde per tutti.

Che cos’è il Green Deal europeo

Annunciato nel dicembre 2019 dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il Green Deal europeo rappresenta il più ambizioso progetto mai concepito in Europa per contrastare il cambiamento climatico.

Il Green Deal nasce quindi come risposta all’emergenza climatica, coinvolgendo tutti gli Stati membri dell’UE. L’obiettivo principale è rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050.

 

Gli obiettivi del Green Deal europeo

Riportiamo di seguito gli obiettivi del Green Deal europeo, visionabili anche sul sito ufficiale del Consiglio dell'Unione Europea.

Neutralità climatica

L’Europa vuole essere il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050: il primo passo è una riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, come indicato dal pacchetto Fit for 55.

Economia circolare

Si intende superare il classico modello lineare per lasciare spazio a uno circolare appunto, in cui i prodotti vengono riutilizzati, riparati e riciclati.

Industria pulita

Promozione di industrie più pulite, più sostenibili e più efficienti sul piano energetico che prosperino nei mercati dell'UE e mondiali. Qui un articolo dedicato al Green Deal Industrial plan

Ambiente più sano

È necessario migliorare la qualità di aria, acqua e suolo, in modo da garantire un ambiente sano per le nuove generazioni. 

Agricoltura più sostenibile

Un’agricoltura più sostenibile deve prevedere pratiche agricole più verdi per proteggere l'ambiente, fornendo nel contempo alimenti sani e a prezzi accessibili, riducendo l’uso di pesticidi e fertilizzanti, sostenendo dunque la biodiversità.

Giustizia ed equità climatica

Ultimo ma non meno importante, è il piano che vuole rendere la transizione equa e inclusiva, in modo da aiutare le persone più colpite dal cambiamento e non lasciare indietro nessuno.

Investire in un futuro verde

Per raggiungere gli obiettivi riportati sopra, è logico presupporre che vengano attuati investimenti massicci. Nel 2020 la Commissione europea ha lanciato l’European Green Deal Investment Plan, un piano decennale volto a mobilitare almeno 1.000 miliardi di euro tra risorse pubbliche e private.

Tra i principali strumenti finanziari previsti:

Just Transition Fund (ossia "fondo per una transizione giusta"): dove diversi miliardi di euro sono destinati a sostenere le regioni e i lavoratori maggiormente colpiti dal processo di decarbonizzazione, come le aree minerarie della Polonia o le centrali a carbone della Germania.

InvestEU: facilita l’accesso al capitale per progetti verdi ad alto contenuto innovativo, contribuendo a ridurre il rischio per gli investitori.

NextGenerationEU: il piano europeo per la ripresa post-pandemica, con una dotazione complessiva di oltre 800 miliardi di euro, dei quali il 37% vincolato a iniziative coerenti con gli obiettivi ambientali del Green Deal.

Il Green Deal per le industrie

Il Green Deal Industrial Plan ha l’obiettivo di rafforzare la competitività dell’industria europea a zero emissioni nette, accelerando al contempo il cammino verso la neutralità climatica. Il piano intende creare un contesto favorevole allo sviluppo e all’ampliamento delle capacità produttive nell’Unione Europea, concentrandosi sulle tecnologie e sui prodotti essenziali.

La strategia europea, pensata per alzare gli standard globali e generare nuove opportunità, offrirà, oltre a diversi benefici alle imprese coinvolte, anche un aumento dei posti di lavoro, ad esempio nell’ambito delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. 

 

In conclusione, il Green Deal europeo ha già fatto molta strada, ma il percorso è ancora lungo: mancano ancora 25 anni prima del 2050.

Il vero ago della bilancia sarà la capacità del Consiglio europeo di guidare con visione e coerenza l’intera strategia climatica dell’Unione. Ogni cinque anni infatti, i leader europei fissano le priorità politiche comuni attraverso l’agenda strategica, e proprio da quella adottata nel 2019 è nato il Green Deal.

Certo, gli ostacoli non sono mancati, e altri ne arriveranno. Ma resta un fatto: il Green Deal europeo è, ad oggi, il più audace piano di trasformazione ecologica mai messo in campo da un intero continente.

 

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