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Digitalizzazione oleodinamica: HYDAC per l’industria di domani

Scritto da Redazione | 26/05/2019

Sps Ipc Drives Italia è la fiera per un'industria intelligente, digitale e flessibile. L’appuntamento di quest’anno sarà a Parma, dal 28 al 30 maggio.


Da ormai nove anni questa fiera si pone come un palco per confrontarsi sui temi più sfidanti dell’industria di domani: questa edizione prevede un totale di 8.400 metri quadrati e ben 808 espositori.

Automazione, digitale per l’impresa, soluzioni software per lo sviluppo tecnologico e in generale la digitalizzazione delle applicazioni per l’Industria 4.0: questi sono i temi che verranno discussi a SPS IPC Drives. Temi sui quali HYDAC lavora attivamente da tempo, e per i quali è in grado di proporre numerose soluzioni: componenti oleodinamiche per l'industria di domani. Vediamole insieme.

 

 

Soluzioni HYDAC per ottimizzare gli impianti in ottica 4.0

L’oleodinamica è parte integrante di numerosi processi all’interno sia delle macchine che degli impianti. Di conseguenza, vi sono molte possibilità di sfruttare l’efficienza e l’intelligenza delle moderne tecnologie per superare i limiti e definire i nuovi benchmark in termini di prodotto, funzionalità e vita utile dell’impianto. Oggi è possibile connettere i sistemi idraulici tra di loro e con l’intero sistema macchina, tanto da poter parlare di Oleodinamica 4.0 grazie ad un’ampia gamma di strumentazione e logiche avanzate che ha reso possibile l’integrazione di elettronica ed oleodinamica. Per un approfondimento puoi leggere l’intervista all’Ing. Sanelli: “Normative per la produzione di sistemi oleodinamici: una panoramica”.

 

La componentistica abilitante di HYDAC permette di effettuare analisi in tempo reale dei dati operativi raccolti durante le fasi di produzione e governare tutti i componenti idraulici, modulare la produzione e la distribuzione della potenza in modo attivo ed efficace. Ecco le soluzioni:

  • Elettronica di misura e controllo. Sensori (di pressione, di temperatura, di livello, di posizione etc) dotati di protocollo di comunicazione bidirezionale IO-Link utilizzabili in modalità Plug&Play;
  • Sensoristica per il controllo dello stato dei fluidi. Sensori che rilevano lo stato dell’olio, ne misurano i livelli e tipi di contaminazione, l’invecchiamento, la temperatura etc.; integrati di interfacce per la trasmissione dati, trovano applicazione nel controllo remoto e nella manutenzione IPdM.
  • Sensoristica per il controllo degli accumulatori. Due prodotti specifici, un sensore IO-Link che restituisce informazioni relative alla pressione di precarica dell’accumulatore, e il Bladder Integrity Sensor (BIS) che monitora da remoto l’integrità della sacca. Si pensi al vantaggio del tele-controllo in ambienti difficilmente raggiungibili come gli impianti Oil&Gas o alla sicurezza che tale sistema può assicurare quando l’accumulatore viene impiegato come sistema di azionamento di emergenza.
  • Sensoristica evoluta per la filtrazione. Indicatore di intasamento differenziale IO-Link che trova applicazione nell’IPdM. Montato direttamente sul filtro, oltre a informare sullo stato dell’intasamento, stima il tempo di vita residuo prima di dover procedere alla sostituzione dell’elemento filtrante.
  • Sistemi di azionamento idraulico. KineSys, di cui abbiamo parlato all’articolo “HYDAC KineSys: motion control & edge computing”, è il sistema elettroidraulico in cui una pompa a portata fissa è azionato da un motore controllato da inverter. Consente di ri-parametrare l’azionamento idraulico del sistema sulla base delle condizioni di lavoro. Contribuisce, quindi, alla gestione energetica intelligente e può essere utilizzato in ottica Plug&Produce.
  • Unità di filtrazione Smart. Progettate ad hoc per specifiche esigenze di flussaggio dell’olio d’impianto o di intervento in campo, sono dotate di strumentazione per l’analisi online dello stato del fluido. Per l’acquisizione e l’analisi dei dati è possibile interconnetterle ai diversi sistemi di gestione della manutenzione. Scopri di più all’articolo “Manutenzione 4.0: le unità di filtrazione SMART”.

In conclusione, l’oleodinamica 4.0 è la conseguenza di un processo di digitalizzazione con il quale la raccolta-analisi dei dati diventa autonoma e automatica e, attraverso logiche custom, determina il comportamento delle macchine. La digitalizzazione dell’oleodinamica sta portando a un’importante evoluzione che contribuisce alla definizione di nuovi benchmark in termini di prodotto e funzionalità.

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