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HYDAC al MEMA: Master specialistico in meccatronica e management

Scritto da Redazione | 11/02/2020

Meccatronica è la parola d’ordine dell’era tecnologica, sinonimo di un’intersezione fra diversi tipi di ingegneria: elettrica, meccanica e informatica. Robotica, sistemi di controllo e sistemi elettromeccanici sono alcuni degli esempi che rientrano nella sfera della meccatronica.


Il Master specialistico MEMAin Meccatronica e Management, organizzato dalla Business School LIUC, rappresenta oggi un’importante occasione per gli studenti che vogliono approfondire i propri studi e specializzarsi in questo ambito.

Questo percorso è dedicato a chi desidera confrontarsi con le nuove sfide della meccatronica e dell’Automation in chiave Industry 4.0, sfide che accompagnano l’era della digitalizzazione. L’obiettivo del Master specialistico è preparare i giovani ingegneri combinando una preparazione tecnica specifica sull’industry 4.0 con competenze manageriali e abilità comportamentali.

Il format di questo Master è pensato per creare un vero link tra aula e mondo industriale. Infatti, le aziende sponsor, tra cui spiccano importanti nomi come Kuka, Ferrero, Festo, Sew Eurodrive e HYDAC (qui si trovano tutti gli sponsor), oltre ad offrire tirocini curricolari portano in aula le proprie competenze professionali e accompagnano la classe in azienda, con lezioni tecniche e pratiche negli uffici e negli stabilimenti degli sponsor (qui si trovano alcuni video esplicativi).

HYDAC crede molto nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze, ed è per questo che è sponsor del Master da diversi anni. L’ing. Ferrari, Resp. UT di HYDAC, è uno dei professionisti che ha prestato le proprie competenze a questo progetto.

Proprio all’Ingegnere abbiamo chiesto un approfondimento sulla collaborazione con il mondo della formazione universitaria: ecco che cosa ci ha raccontato.

 


1. Da quanto tempo e perché HYDAC collabora con il Master MEMA?

Questo è il quarto anno che HYDAC è sponsor del Master MEMA, in Meccatronica e Management, organizzato dalla Business School LIUC. Si tratta di un percorso specialistico post laurea molto interessante, perché unisce preparazione tecnica a competenze manageriali.
È un’attività di cui siamo orgogliosi, e siamo contenti di poter trasmettere un po’ della nostra esperienza e della cultura nel settore idraulico che deriva della storia cinquantennale di HYDAC.

2. Quali aree tematiche di HYDAC trovano relazione con l’offerta formativa del Master?

Ci occupiamo di offrire la parte di formazione tecnica oleodinamica prevista dal programma di studio. L’oleodinamica, purtroppo, è una competenza un po’ “dimenticata” dai corsi di ingegneria, benché si tratti di azionamenti massivamente presenti nelle macchine. Abbiamo l’opportunità di colmare questa mancanza, fornendo agli studenti quelle informazioni che sappiamo potranno essere loro utili ad affrontare il mondo dell’industria.
Dopotutto, un Master post laurea serve allo studente proprio per incrementare le competenze specifiche offerte da un corso universitario.

 

3. Come è cambiato il mondo dell’oleodinamica?

Il mondo dell’oleodinamica viene spesso considerato maturo, consolidato… in realtà non è così! Questo settore è in continua evoluzione, ed ora si muove rapidamente verso la digitalizzazione: l’integrazione tra tecnica idraulica tradizionale e nuove tecnologie ormai è un dato di fatto. (Per un approfondimento sul tema si rimanda all’articolo “Componenti dell'oleodinamica: guida alla digitalizzazione”). 
HYDAC investe in ricerca e sviluppo il 5% del proprio fatturato, proprio perché siamo convinti della necessità dell’adeguamento tecnologico continuo. A maggior ragione in questo momento: crediamo che l’oleodinamica, grazie alle tecnologie di interconnessione e di data analytics, possa dare risposte in termini di Industria 4.0, efficienza energetica, smart manufacturing e manutenzione predittiva. Questo sia in campo mobile che industriale, e nel pieno rispetto della sicurezza e delle norme vigenti.

L'Ing. Massimo Sanelli, CEO di HYDAC S.p.A., presenta il corso per l'anno 2019-2020.

 

4. Lei ha tenuto diverse lezioni in università: quale futuro vede per un giovane ingegnere meccatronico, cosa consiglierebbe agli studenti?

Le nuove tematiche della digitalizzazione, dell’Industria 4.0, della gestione e della manutenzione avanzata degli impianti, insomma la cosiddetta “digital transformation”, rivelano un mondo in profondo rinnovamento e quindi molto stimolante per un giovane ingegnere, benché senz’altro più complesso. Confesso di essere un po’ invidioso del panorama che si svilupperà da qui ai prossimi decenni… Quando capita di confrontarsi con gli studenti, in genere consiglio loro di essere sempre curiosi e aperti alle novità, di mantenersi aggiornati, e soprattutto di trovare il tempo per guardarsi intorno, osservare e cercare di comprendere le veloci trasformazioni del mondo in cui eserciteranno la loro attività.


Grazie all’Ing. Ferrari per aver illustrato la posizione di HYDAC al Master MEMA.

La meccatronica è la base essenziale per la crescita dell'automazione e della produzione 4.0, che si pone all'intersezione di meccanica, elettronica e informatica. Gli specialisti di questo settore dovranno affrontare la sfida di creare sistemi sempre più semplici, automatizzati e intelligenti. Per una panoramica completa sulla tematica si invita alla lettura di "Meccatronica, oleodinamica e automazione industriale: scopri il futuro."

Vuoi conoscere l’offerta di HYDAC per la digitalizzazione dell’oleodinamica e la meccatronica? Clicca il bottone qui sotto e parla con un nostro esperto!